È inutile. Per quanto io cerchi di conoscere e testare quante più ricette possibile (non per chissà quale smania eh, ma per pura passione e desiderio di approfondimento della mia cultura personale), alla fine torno sempre ai grandi classici. Chissà perché. In realtà, credo, per un sacco di motivi. Forse perché li trovo sempre molto rassicuranti o forse per il loro essere al di sopra delle mode del momento, aspetto che li rende dei veri e propri pilastri della cucina. Ed uno di essi è senza ombra di dubbio per me la torta di mele, sia in versione più soffice che sotto forma di crostata, come in questa apple pie. Una ricetta americana, uno dei miei comfort food per eccellenza.
Un dolce che non ha di certo bisogno di presentazioni, che preparo spesso (anche di getto all’ultimo minuto), vista la grande reperibilità degli ingredienti necessari alla sua realizzazione. Chi infatti non ha in casa, di norma, farina, burro, zucchero, delle mele (io preferisco le granny smith) e un pizzico di cannella? Io lo adoro per il suo aspetto rustico, per la crosticina croccante che lo ricopre e che si forma in cottura grazie ad una generosa spolverata di zucchero semolato, ed infine per il cuore tenero e dorato, dolce ma non troppo, e succoso. Ma anche per il guscio di brisée volutamente abbastanza neutro, volto ad esaltare e lasciare un ruolo da protagonista alla frutta che custodisce quasi gelosamente. Se poi si decide di servirla con una setosa salsa inglese o un po’ di panna montata alla cannella, ancora meglio, non trovate?
Naturalmente questa ricetta altro non è che il punto di partenza per mille varianti. Provate ad esempio ad arricchirla con pinoli e uvetta (rubando l’idea del ripieno allo strudel), oppure a sostituire le mele con le pere, o ad aggiungervi chessò del rabarbaro, del cioccolato fondente o quello che la fantasia vi suggerisce.
Apple pie, ricetta americana di Donna Hay
Ingredienti per 8 persone (per 1 stampo da 24 cm di diametro):
per la pasta brisée:
- 300 g di farina 00
- 3 cucchiai di zucchero semolato
- 150 g di burro freddo di frigo
- 3-4 cucchiai di acqua ghiacciata
per il ripieno:
- 8 mele granny smith
- 2-3 cucchiai d’acqua
- 80 g di zucchero semolato
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 2 cucchiai di farina di mandorle
inoltre:
- 1 uovo sbattuto
- zucchero semolato per spolverare
Per la pasta brisée: nella ciotola della planetaria (o nel mixer, utilizzando le lame e procedendo ad impulsi) con il gancio a k lavorate a bassa velocità la farina insieme al burro tagliato a cubetti e allo zucchero, fino ad ottenere un composto bricioloso. Sempre tenendo l’apparecchio in funzione, aggiungete acqua gelata a sufficienza per formare un impasto liscio e omogeneo. Se necessario impastate leggermente a mano, quindi formate la classica palla che avvolgerete nella pellicola e disporrete in frigorifero a riposare per almeno 1 ora.
Per il ripieno: in una padella a bordi alti mettete le mele, sbucciate e tagliate a pezzetti, insieme all’acqua e fatele cuocere, coperte e a fuoco medio fino a quando saranno diventate tenere. Scolatele e fatele raffreddare. Aggiungete adesso lo zucchero, il succo di limone e la cannella. Mescolate bene con un cucchiaio.
Stendete un po’ più di metà di pasta brisée (conservando la restante in frigorifero) a 3 mm di spessore su di una superficie leggermente infarinata, aiutandovi con il mattarello. Utilizzatela per foderare uno stampo a bordi bassi del diametro di 24 cm opportunamente imburrato. Cospargete con la farina di mandorle e disponete le mele una vicina all’altra nel guscio di frolla. Stendete la pasta rimasta e corpite la torta. Spennellate i bordi con l’acqua e sigillateli bene, rifilandoli. Fate dei tagli a raggiera al centro della superficie della torta in modo da formare un camino, spennellate con l’uovo e cospargete con lo zucchero semolato.
Cuocete a 180° per circa 40 minuti o fino a quando la pasta frolla sarà dorata. Sfornate l’apple pie e servitela tiepida o a temperatura ambiente accompagnando con una salsa inglese alla vaniglia (o alla cannella o al Calvados).
[ricetta tratta da “Classici Moderni vol.2” – Donna Hay – Guido Tommasi Editore]
un grande classico ottimo!
dalla foto ti è venuto davvero bene! ma chi aveva dubbi? :D
adoro donna hay!
Mi stavo perdendo questa delizia, stravedo per le torte di mele! Complimenti e complimentissimi anche per la foto :)
@ Katya: io preferisco utilizzare la brisée rispetto alla frolla perché ha un sapore più neutro che permette alle mele di risaltare ed essere protagoniste :) Ma naturalmente è sempre e solo una questione di gusti, io propongo le mie idee che poi ognuno può variare a proprio piacimento :)
@ Roxy: grazie :)
@ Speedy70: grazie mille, a me è piaciuta moltissimo :)
@ Giovanna: concordo, le torte di mele sono un vero e proprio balsamo per lo spirito :)
@ Strawberryblonde: quoto!
@ Symposion: lo sai che abbiamo la passione per Donna Hay in comune, vero? ;)
@ Sara: grazie mille :)
Ciao Sara, seguo il tuo sito da un po’ e devo confessare che è uno dei primi foodblog che ho scoperto grazie al suo nome. La pasta frolla è per me una sorta di amuleto, feticcio, la parola d’ordine per entrare nel mio cuore. Come te adoro qualsiasi dolce che la utilizza e sto ancora sperimentando nuovi modi per utilizzarla, che credo non finiranno mai. Mi piace l’idea di usare la brisé per la apple pie. In genere l’armonia si trova bilanciando il dolce con il sapido ed in questo caso trovo la tua ricetta meravigliosamente armonica, direi quasi “mozartiana” (tanto egli era semplice nelle sue creazioni, quando queste risultavano e risultano tutt’ora difficili per gli esecutori). Complimenti ancora per lo splendido lavoro che fai: è un gran piacere leggerti.
Pat
@ Patty: benvenuta :)
La tua descrizione dell’armonia di questo abbinamento mi ha molto colpita, perché rende molto l’idea del reale accostamento di sapori. Anche per me c’è grande equilibrio in questa ricetta :) Grazie a te per lo splendido commento, il piacere è stato tutto mio :) A presto.