Babka al cioccolato

Se qualcuno avesse sentito la mia mancanza e si fosse chiesto dove sono finita la scorsa settimana, beh sappiate che così, all’ultimo, ho deciso di trascorrere qualche giorno sugli sci nella sempre magnifica San Vigilio di Marebbe, una località che è meta delle mie settimane bianche da diverso tempo a questa parte ormai.

Sono tornata da quei luoghi incantati ovviamente ritemprata (non sapete quanto ho dormito!) e con una grande voglia di cucinare, ma soprattutto di impastare. E così ho pensato che era da un po’ di tempo che non mi dedicavo a qualche lievitato dolce da colazione, di quelli morbidi e appiccicosi da gustare insieme ad un bicchiere di latte freddo, come il babka appunto.

Per chi ancora non lo conoscesse si tratta di un rotolo di pasta lievitata dolce e farcito di cioccolato fondente (c’è chi aggiunge al ripieno uvetta, cannella, arancia, frutta secca, ecc.) che appartiene alla tradizione ebraica dell’Europa orientale, il cui nome, particolarmente evocativo a mio avviso, significa letteralmente “pane piccolo della nonna”. In alcune ricette è previsto anche un topping, una sorta di streusel formato da farina, burro, zucchero e cannella.

Come tutti i lievitati il babka è un dolce che richiede il suo tempo, ma vedrete la soddisfazione nel crescere l’impasto (che profuma in una maniera favolosa di burro e zucchero) durante le varie fasi di lievitazione, soprattutto una volta che gli avrete dato la caratteristica forma intrecciata (a doppio 8). Da gustare preferibilmente tiepido per una colazione davvero speciale. Essendo infine una preparazione a base di lievito di birra consiglio di consumare questo dolce al massimo entro un paio di giorni.

Ecco la ricetta, che proviene dal sempre valido “Gourmet Today”, curato nientemeno che da Ruth Reichl.

Babka al cioccolato

Ingredienti per 1 babka:
90 ml di latte intero tiepido
55 g di zucchero semolato + 1 cucchiaino
25 g di lievito fresco
250 g di farina Petra 1 (in alternativa 00)
1 uovo
1/2 tuorlo d’uovo
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
75 g di burro morbido
1 pizzico di sale

per spennellare:
1 tuorlo
1 cucchiaio di latte

per il ripieno:
40 g di burro fuso
30 g di zucchero semolato
110 g di cioccolato fondente finemente tritato

Nella ciotola della planetaria versate il latte tiepido insieme al cucchiaino di zucchero semolato e sbriciolatevi all’interno il lievito di birra. Mescolate accuratamente con un cucchiaio fino a quando il lievito si sarà completamente sciolto. Aggiungete adesso 80 g circa di farina e mescolate utilizzando il gancio a foglia (o a k, come preferite chiamarlo) a media velocità fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete l’uovo e il tuorlo, l’estratto di vaniglia e lo zucchero rimanente e continuate ad impastare fino ad amalgamare il tutto. Montate adesso il gancio ad uncino e, con la planetaria in funzione a bassa velocità, incorporate la farina restante poca alla volta e il sale fino a quando otterrete un impasto omogeneo. Aumentate adesso la velocità ed aggiungete il burro morbido poco alla volta, aspettando che sia completamente incorporato prima di aggiungere la parte restante. Continuate ad impastare fino a quando l’impasto sarà ben amalgamato (non si dovranno notare striature bianche) e apparirà soffice e lucido (circa 10 minuti). A questo punto otterrete una consistenza morbida, elastica e un po’ appiccicosa (non aspettatevi quella del pane per capirci), se dovesse essere troppo appiccicosa potete aggiungere poca farina fino all’ottenimento della consistenza desiderata. Dategli una forma regolare e mettete il tutto all’interno di una ciotola imburrata e coprite con un foglio di pellicola per alimenti. Fate lievitare in un luogo possibilmente tiepido fino al raddoppio (nel mio caso ho impiegato 2 ore).

Trascorso questo tempo prelevate l’impasto e disponetelo su di una spianatoia leggermente infarinata. Stendetelo con il mattarello fino a dargli una forma rettangolare di circa 40 x 30 cm (misure approssimative). Spennellate la superficie con il burro fuso e ricoprite il tutto con il cioccolato fondente finemente tritato e lo zucchero semolato previsto per il ripieno, avendo cura di lasciare un paio di centimetri liberi dal bordo. Arrotolate l’impasto dal lato lungo in maniera stretta fino ad ottenere un cilindro, unite le due estremità in modo da formare un cerchio (premendo per saldarle), quindi girate due volte l’anello come se doveste formare un doppio 8. Ponete il tutto all’interno di uno stampo per plum cake perfettamente imburrato (o se preferite rivestito di carta da forno), quindi coprite con un panno pulito e fate lievitare in un luogo umido per 1-2 ore o comunque fino a quando avrà raggiunto i bordi dello stampo.

In una ciotola sbattete l’uovo insieme al latte, quindi utilizzate questo composto per spennellare la superficie del babka. Fate cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 40 minuti, coprendo con un foglio di alluminio se dovesse diventare troppo scuro. Servite tiepido o a temperatura ambiente.



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44 commenti su “Babka al cioccolato”

  1. Ben tornata cara Sara!!:) conosco quei posti, in particolar modo Brunico…aiutano ad uscire dal mondo incasinato della città e a vivere una realtà a dimensione d’uomo…e vogliamo parlare dei pani e delle torte che si possono trovare là?!?;)) Questo babka e’ perfetto x iniziare la giornata..domandina: secondo te il burro nel ripieno posso ometterlo essendoci già il cioccolato?grazie!!!un abbraccio, Maria Lisa

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  2. Buongiorno Sara.
    A me i dolci lievitati piacciono assai, visto che a casa mia li preparava mia nonna, hanno anche una lunga tradizione per me :].
    L’ unico svantaggio, secondo me, è che vanno mangiati freschi, oppure ancora tiepidi.
    Però questi sacrifici si possono fare:)). Bentornata e buona settimana!

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  3. Che meravigliosa visione…
    La foto è così realistica che si percepisce la sofficità e la golosità e la fragranza!
    Complimenti, sai sempre stupire!
    Buon inizio settimana, un bacio!

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  4. Mamma mia che bonta’! Bellissimo anche il procedimento: mi sa che ci provo, appena ho un attimo. E gia’ che ci sono ti faccio i complimenti anche per il vassoietto che e’ un amore!! Buona settimana, a presto

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  5. Ciao Sara!
    Beata te che sei stata in vacanza! Ti ringrazio molto per il commento sul mio blog, sono felice che tu abbia apprezzato la bourguignonne che ti ho dedicato, la dedica te la meriti tutta perchè sei bravissima!
    Un abbraccio e ti seguo su Bloglovin!
    Paola

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  6. Buon giorno Sara,
    stavo cercando questa ricetta da tempo, non c’era nella mia biblioteca, o forse non ne ricordavo il nome preciso. allora, grazie, le sono debitore.
    Conosco questo dolce, merita l’attesa di qualche ora delle lievitazione; abbiamo sentito la sua mancanza, e invidiosi ci chiediamo come fa a distribuire così bene le sue ferie?

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  7. Sara, sai che volevo mandarti un sms? Non ricordavo che fossi in settimana bianca (ne avevamo parlato al telefono, ma non ricordavo le date) e, vedendo che non pubblicavi, mi ero un po’ preoccupata… Vabbè, rientri alla grande: non conoscevo questo dolce, l’interno somiglia molto a quello che ho preparato in questo fine settimana, ma il mio era alle mele, quindi il contrasto delle venature è meno netto. Con il cioccolato dev’essere di una golosità unica!

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  8. Ben tornata Sara!!!
    E grazie mille per questa splendida ricetta che credo farò oggi stesso….mi hai fatto venire troppa voglia…sento già il profumo…
    Ma devo mettere davvero mezzo tuorlo???
    Baci

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  9. Uuuuhhh che bello! Il significato della parola babka mi fa piacere ancora di più questo dolce! Da piccola mangiavo pane e cioccolata (chi è che non l’ha mangiato??) e il ricordo di quei sapori è sempre forte nella mia mente. Questo dolce è sicuramente da provare e non può non piacere! Scommetto che mia mamma lo vorrebbe con l’uvetta, io con la frutta secca e il mio ragazzo con la cioccolata. Un dolce da personalizzare insomma!

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  10. Ho seguito i tuoi giorni sulla neve attraverso Instagram. Ormai, tutte sappiamo dove siamo e cosa facciamo grazie a quel giochino per iPhone… ;)
    La babka al cioccolato é meravigliosa per iniziare bene la giornata
    Buona settimana cara Sara!

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  11. Sembra essere delizioso: è così invitante! Io lo lascerei così come l’hai fatto tu: senza uvetta, frutta secca o altro. In questo modo si assapora ancor di più il gusto del ciocolato. Delightful!

    Nadia – Alte Forchette –

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  12. @ Elly: serve, eccome se serve ;) Sì sono tornata carichissima ;)

    @ Mary: buonasera carissima! Non posso che condividere il tuo pensiero riguardo a questi posti. Se conosci bene Brunico ti faccio una segnalazione: sei mai stata nella pasticceria Acherer? Coniuga fiori e cioccolato, merita davvero una visita (consiglio macarons e praline, ce ne sono davvero per tutti i gusti di quest’ultime!) ;) Il burro essenzialmente servirebbe per fare da collante, penso si possa di molto diminuire, basta proprio metterne un velo solo per far aderire il cioccolato :) Un abbraccio.

    @ Kafcia: nella mia famiglia invece nessuno li ha mai preparati (almeno che io sappia ecco) :) Se sono realizzati con il lievito di birra sì, vanno consumati nel giro di un giorno, massimo due, se invece sono preparati con il lievito madre, beh hanno tutta un’altra durata! Pensa che quando faccio il pane mi dura molto più di una settimana :) Buona settimana anche a te!

    @ Gaia: come la tua focaccia, non me ne sono mica dimenticata sai ;)

    @ Raffy: grazie :)

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  13. @ I manicaretti di Annaré: piacciono molto anche a me, anche se in tutta verità mi ci dedico sempre poco :)

    @ Rossana: è davvero molto soffice, un dolce che credo farà parte per molto tempo delle mie colazioni del week end ;) Un abbraccio e buona serata carissima :*

    @ Roberta: sì è vero, se come credo ti riferisci alla formatura del rotolo e dell’avvolgimento a doppio 8, che crea un magnifico motivo del cioccolato :) Il piatto rettangolare l’ho trovato così, per caso, in un negozio di prodotti scandinavi mentre in realtà cercavo tutt’altro! Buona serata, a presto ;)

    @ Paola: sono io che ringrazio te per avermi dedicato addirittura un post, sono quelle dimostrazioni di stima che mi riempiono il cuore di gioia :) Buona serata!

    @ breakfast at lizzy’s: buonerrimo davvero, credo lo preparerò sempre più spesso ;)

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  14. @ LadyB: eccerto che ti tento il lunedì mattina, cosa ci starei a fare altrimenti?! (scherzo eh) ;) Baci

    @ mauro visentini: ma si figuri chef, se le sono stata utile non posso che essere contenta :) In che senso come faccio a distribuire così bene le mie ferie? Non è una domanda retorica eh, proprio non ho capito.
    Un saluto chef!

    @ Serena: azz in effetti mi ero dimenticata di avvisarti, dovevo immaginare che non vedendomi postare per un’intera settimana avresti potuto pensare a qualche problema… e invece ero a S. Vigilio a spassarmela, sorry! Ma dai davvero non conoscevi questo dolce? Ero convintissima del contrario. Buono con le mele, lo aspetto ;)

    @ Lea: grazie cara, ben ritrovata! Sì ci va davvero, il fatto è che ho dimezzato una ricetta il cui impasto era per 2 babka e quindi ho indicato, in maniera precisa, quello che esattamente ho utilizzato :) Anche se in realtà credo vada bene anche direttamente un uovo intero grande e basta ;)
    Un bacio

    @ Daphne: grazie!

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  15. @ Francesca: io da piccola mangiavo pane burro e zucchero, favoloso! Esatto è un dolce tutto da personalizzare in base ai propri gusti, io ho optato per un semplice cioccolato, anche se secondo me una punta di nocciole tostate tritate e della cannella ci sarebbero state a meraviglia ;)

    @ ilgamberorusso: io ne ho ancora un pochino di panettone, ma conto di finirlo presto. Che faccio, propongo un’altra ricetta per riciclarlo? ;)

    @ Carolina: già, a volte (parlo per me eh) ci facciamo anche prendere la mano ;)) Buona settimana Caro, baci :)

    @ Nadia: mi trovi d’accordo, specie se il cioccolato utilizzato è di altissima qualità ;) farei un’unica eccezione per le nocciole, uno dei miei grandi amori! Un caro saluto :)

    @ Kiarina: ciao Chiara, grazie e buona serata :)

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  16. Ciao Sara! Che meraviglia questo “babka”. Io non lo conoscevo e mi ispira tantissimo! Leggendo gli ingredienti ho letto che indichi “estratto di vaniglia”. Io trovo sempre e solo vanillina e bacche di vaniglia, oppure le mini mini fialettine tipo campioncino di profumo d’antan. Dimmi che nei dintorni di Bologna hai recuperato qualcosa tipo quel meraviglioso flacone marrone (e con etichetta glamour..) che utilizza Nigella.. Un abbraccio e buona serata!

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  17. ..p.s. sto facendo il conto alla rovescia per il Kitchen Aid Artisan.. Non appena varcherà (tra mille celebrazioni) la porta di casa, farò uscire le infioratrici, l’aruspice, ed i Re Magi poi proverò a farlo! Ciao!

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  18. anch’io ho questo libro ma non avevo adocchiato questo ottimo babka, mi tocca leggerlo più attentamente vista la bontà del tuo babka al cioccolato :)
    buona settimana

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  19. @ Damaris: io l’estratto di vaniglia non lo compro a Bologna sai, lo compro sempre on line da Madavanilla (ha uno store anche su ebay se ti interessa), mi trovo così bene! beh l’etichetta non è proprio quella che dici tu, però l’estratto merita :) Wow, complimenti per il kitchen aid, posso chiederti di quale colore lo prenderai? ;) Un abbraccio.

    @ Franceschina: grazie, fosse per me partirei di nuovo oggi stesso!

    @ Valentina: io ho una vera e propria passione per questi dolci, solo che li faccio sempre troppo di rado! :)

    @ Gio: mi pare sia nella sezione dei pani e dei dolci da colazione ;)
    Buona settimana anche a te :)

    @ Lidia: grazie mille, se lo provi fammi sapere!

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  20. Il mio Kitchen dovrà essere color crema o bianco. Mi piaceva anche rosso a dire la verità, ma penso che sia bello esso evochi già col colore qualcosa di buono, dolce e confortevole. Guardando sul sito ufficiale che li vende on-line l’ho visto anche “rosa petalo”. Molto bello, costa un pò di più, ma la differenza viene versata per la lotta dei tumori al seno. Cosa bellissima e nobile, ma temo che nonostante il rosa mi piaccia molto finirei per stancarmene. E non ci si può stancare di una cosa che costa così tanto! Buona serata, un abbraccio e buona neve!!

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  21. San Viglio è stata la nostra meta tradizionale pe rle settimane bianche, e anche qualche natale…ci torno sempre volentieri, perchè è davvero un incanto e poi ci si rilassa veramnete!
    Ottimo il dolce..me lo sarei volentieri mangiata li!

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  22. Ciao Sara,
    lo scorso fine settimana ho fatto il babka! Avevi proprio ragone, si è sprigionato un profumo meraviglioso mentre cucinava….era sofficissimo, buonissimo ma, veniamo ai ma!!!…secondo te, potrei mettere meno burro quando stendo la pasta? Mi è sembrato un pò tantino…e poi, sai che il giorno dopo era già duro? come mai? capita anche a te? Inoltre, la pasta nn sn riuscita a stenderla col mattarello perchè mi si appiccivava ed era davvero molto delicata, infatti nn sn riuscita a fare il doppio otto ma uno solo!!! Dimmi se ho sbagliato qualcosa! Grazie ;-) sei sempre una sorpesa per me!
    Un abbraccio

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  23. @ Lea: rispondo subito alle tue domande:

    – si puoi diminuire il burro, tranquillamente, il ripieno ne perderà un po’ in sapore :)

    – tutti i lievitati realizzati con il lievito di birra dal giorno dopo iniziano a diventare inevitabilmente più secchi (non proprio duri), cosa che non accade invece se si utilizza il lievito madre. Per ridare un po’ di fragranza alle fette ad ogni modo basta scaldarle un po’ in forno, non tornano come nuove però sono senza dubbio assai gradevoli :)

    – sulla consistenza della pasta mi viene da pensare che tu l’abbia lasciata troppo tenera, credo sarebbe bastato aggiungere un po’ più di farina (non tutte le farine hanno lo stesso assorbimento ecco). Il mio impasto si poteva stendere agevolmente con il mattarello. Prossima volta quindi o metti un po’ meno liquidi oppure aggiungi poca farina alla volta fino a quando ottieni la giusta consistenza :)

    – per il doppio otto se stendi l’impasto sottile può capitare che mentre arrotoli si rompa un pochino, anche il mio l’ha fatto sopra creando una bellissima spaccatura che ha fatto intravedere il ripieno :)

    Spero di aver risposto a tutto, se non fosse sono qua a disposizione!

    Un bacio.

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  24. In questa stupenda bologna innevata….in pausa pranzo vado a comprare un bel mattoncino di cioccolato e questo babka stasera e nel mio forno!

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  25. Sara, questo dolce mi ha ossessionato per giorni e giorni, finalmente ieri l’ho fatto ed è venuto buonissimo. Non ho la planetaria , ma mi sono organizzata con il Bimby: ottimo risultato. Grazie per averci regalato questa ricetta, mi sembrava di difficile realizzazione, poi in realtà se è riuscita ad un’imbranata degli impasti come me significa che è una ricetta non impossibile. Grazie ancora.

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  26. @ Loredana: grazie mille, ne sono proprio felice :) E ti dirò che mi piace il fatto che ognuno possa personalizzare il metodo o gli ingredienti di questa ricetta a proprio modo. Sì, non è affatto impossibile, anzi, al contrario è un impasto facile che regala tanta soddisfazione :)

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