Il castagnaccio è un dolce che mi conduce direttamente alla mia infanzia. Dovete sapere però che nella mia famiglia con questo nome si indicavano delle frittelle, piatte, di forma ovale e a base di farina di castagne, che venivano fritte in abbondante olio e cosparse di zucchero semolato. Mi ricordo che questi dolcetti allietavano i giorni d’autunno di quando ero poco più che una bambina e il solo inconfondibile aroma per me era sinonimo di festa.
Per non parlare poi delle mistocchine, dischetti di impasto sempre di farina di castagne, ma aromatizzati dal liquore all’anice (anch’essi ovali, ma molto più pastosi e sazianti) che spesso venivano cotti su di una piastra di un vecchio fornello a legna negli angoli del centro della mia città, di solito da anziane signore, le cosiddette mistocchinaie. Purtroppo questa usanza popolare credo si sia persa, sono anni che a Bologna non ne vedo più, peccato perché era piacevolissimo camminare sotto i portici ed essere all’improvviso guidati dal loro intenso profumo.
Nell’impossibilità di riprodurre anche solo una di queste antiche preparazioni, la voglia di castagnaccio però mi era rimasta e quindi, complice una confezione di farina di castagne infilatasi magicamente da sola (così quasi per caso eh ;) nel carrello della spesa, ho optato per una ricetta d’autore, pubblicata nel libro “Caino”, che contiene le ricette dell’omonimo ristorante stellato maremmano. Versione nella quale compaiono pinoli, uvetta, noci e aghi di rosmarino, a suo tempo preparata anche da lei. Un dolce non eccessivamente dolce, perdonate il gioco di parole, che proprio per questa sua caratteristica abbiamo gradito molto, ideale per fare una sana merenda tuffandosi nei sapori poveri di una volta.

Castagnaccio
Ingredienti per uno stampo da 26 cm di diametro:
- 300 g di farina di castagne
- 300 ml di acqua
- 375 ml di latte
- 40 ml di olio extravergine di oliva
- 40 g di zucchero semolato
- 40 di noci
- 40 g di pinoli
- 40 g di uvetta
- 1 rametto di rosmarino
Come preparare: castagnaccio
- In una ciotola capiente setacciate la farina di castagne, stemperatela con l’acqua e il latte mescolando con una spatola e facendo attenzione a non creare grumi. Unite lo zucchero semolato, l’olio, le noci sgusciate ridotte a pezzi grossolani, i pinoli e l’uvetta (che io ho fatto precedentemente rinvenire in un po’ di acqua).
- Mescolate di nuovo per amalgamare bene tutti gli ingredienti e trasferite il composto (che sarà piuttosto liquido, ma va bene così) in una teglia circolare da 26 cm di diametro alta circa 2 cm foderata di carta da forno (se vi risulta più facile potete bagnarla e strizzarla bene).
- Cospragete la superficie del castagnaccio con aghi di rosmarino e fate cuocere nel forno già caldo a 200° per circa 25 minuti o fino a quando si formerà una crosticina superficiale e i pinoli appariranno dorati.
Note
- Abbinamento vino: Romagna Cagnina Doc
- ricetta di Valeria Piccini – ristorante Caino – contenuta in “Caino”, Giunti Editore