Casa mia è un porto di mare. Amici che vanno, che vengono e spessissimo tornano, chissà perché mi domando (retoricamente), affamati e desiderosi di gustare qualcosa insieme. E per me non c’è nulla di più bello di potermi prendere cura di loro coccolandoli con i miei piatti, anche quelli più semplici, purché siano preparati con amore e dedizione dalle mie mani. Come ho scritto più volte, vedere volti soddisfatti e appagati, sentire in qualche caso anche gli applausi festanti (è successo una sola volta, con lo stinco di maiale al forno, ma non vi dico la commozione) e i commenti entusiasti mi ripaga sempre da ogni sforzo.
Con la bella stagione poi è tempo di grigliate, cene in taverna o, meglio ancora, in giardino ed ogni occasione è buona per trovarsi e stare insieme. Uno dei momenti più attesi di solito è quello del dessert, nel quale veramente mi diverto a sbizzarrirmi con tutte le tipologie di dolci possibili. Una delle ultime volte, vista la calura opprimente, ho pensato di portare in tavola qualcosa di fresco e delicato, ma dannatamente setoso, morbido e goloso, come questa crema caramellata di cui voglio parlarvi oggi.
La ricetta di questa crema catalana è di Maurizio Santin, la mia certezza quando voglio andare a colpo sicuro con un dessert, e si tratta di una crème brûlée alle amarene sciroppate e cioccolato fondente. Dalla foto non si vedono perché sono nel fondo della crema (mi sarebbe risultato un po’ difficoltoso fotografarli, anche perché ciò avrebbe comportato il fatto di sacrificare una di queste cocottine sezionandola in ogni sua parte), ma insomma mi crederete sulla parola, no? :)
Le dosi indicate sono per circa 4-6 persone, chiaramente il tutto dipende dalle dimensioni delle cocottine che utilizzerete (nel mio caso ne ho ottenute 6). Come dite? Ah, com’era la crema catalana? Beh forse io sono un po’ di parte in quanto ho una venerazione per questo genere di dolci, ma affondare il cucchiaino in una di queste piccole pirofile ed incontrare un velo di zucchero caramellato, setosa crema e, da utlime, scagliette di amarena sciroppata e cioccolato qua e là, beh è uno dei piaceri della vita.
Crema catalana, ricetta con le amarene sciroppate (M. Santin)
Ingredienti per 4-6 persone (a seconda delle dimensioni delle cocottine):
- 4 tuorli
- 300 g di panna fresca da montare
- 50 g di latte intero
- 50 g di zucchero semolato
- 50 g di amarene allo sciroppo
- 20 g di cioccolato fondente al 50%
- zucchero di canna q.b.
Per prepararare la crema catalana alle amarene sciroppate in una ciotola lavorate i tuorli con un cucchiaio di legno, prima da soli e poi aggiungendo lo zucchero semolato. Dovranno diventare leggermente bianchi, ma non gonfi e spumosi. In una casseruola versate il latte e la panna, quando inizieranno a prendere il bollore toglieteli dal fuoco e versateli a filo sul composto a base di uova sempre mescolando con un cucchiaio di legno per amalgamare. Se si dovesse formare della schiuma superficiale eliminatela molto delicatamente con un angolo di foglio di carta assorbente o con un cucchiaio. Passate il tutto al colino. Versate ora la crema così ottenuta all’internodi 4-6 cocottine da crème brûlée riempiendole per circa 2/3. Tritate finemente le amarene ben scolate dal loro sciroppo e, separatamente, il cioccolato fondente in maniera grossolana, quindi distrubuiteli nelle cocottine.
Ponete quest’ultime all’interno di una teglia più grande nella quale avrete messo tanta acqua calda quanto basta per arrivare circa a metà delle vostre cocottine. Ponete il tutto in forno a cuocere a 120° per circa 40 minuti (questo è il tempo che ho impiegato con il mio forno, vi consiglio dalla mezz’ora in poi di monitorare la cottura) o comunque fino a quando la crema apparirà compatta nei bordi e tremolante al centro. Sfornate e fate raffreddare a temperatura ambiente, quindi mettete coperto in frigorifero.
Circa 1 ora prima di servirle (oppure ad inizio cena) estraete le cocottine dal frigorifero e tenetele a temperatura ambiente. Subito prima di portare in tavola cospargete la superficie della crema con circa 2 cucchiaini di zucchero di canna scuro per ogni cocotte e caramellate utilizzando l’apposito cannello. Servite subito.
Nota:
– e con gli albumi che avanzano? Potete realizzare (aggiungendone 1 in più rispetto a quelli rimasti per la preparazione di questa ricetta) queste Tortine al cocco e lamponi.
Cara Sara, sbaglio o manca un ingrediente tipo un addensante come la maizena? Son rimaste liquidissime!! ?
Ciao Susan! No, secondo la ricetta del maestro pasticcere Santin no ci va nessun amido e/o farina. Se sono ancora liquide basta prolungare il tempo di cottura fino a quando la vedi rappresa nei bordi e ancora tremolante al centro. Il tempo di cottura dipende anche se per il bagnomaria sei partita da acqua calda o fredda. In quest’ultimo caso servono più minuti ovviamente. Se vedi il mio risultato nella foto è venuta bella densa e non liquida. Fammi sapere!
Grazie Sara, in effetti avevo messo l’acqua fredda. In questi giorni conto di fare un nuovo esperimento e ti faccio sapere! ☺️