Non so se vi capita mai, ma a casa mia frutta e verdura vengono consumate a vere e proprie ondate. Mi spiego meglio: per settimane il consumo ad esempio di banane è supersonico, del tipo che non fai in tempo a comprarle che spariscono alla velocità della luce, e poi dopo qualche tempo, vai tu a capire il perché, improvvisamente me le trovo che stazionano nel cesto della frutta fino a diventare quasi mummificate. Lo stesso mi è accaduto di recente anche con l’indivia belga. Ogni volta che aprivo il frigorifero notavo le foglie esterne che perdevano giorno dopo giorno la loro freschezza ed ecco che ho pensato a come riutilizzarla in un piatto di riciclo.
E cosa c’è di più adatto allo scopo di un caldo e confortante gratin? Nulla. Insomma per farla breve, ho fatto finire la belga, preventivamente stufata a fuoco dolce (con un’idea di acqua acidulata, quel tanto che serve a non farla annerire), in una pirofila da forno e l’ho accompagnata con un’accoppiata a dir poco vincente: mele e speck, sapori che mi ricordano l’Alto Adige (dal quale provengo tra l’altro, visto che il week end appena trascorso ho fatto una capatina al Merano Wine Festival) e che si accostano molto bene in quanto la morbidezza della frutta va a smorzare l’affumicato del salume. Le prime da scegliere possibilmente in una varietà aromatica e acidula come la renetta o la pink lady, per citarne due, il secondo da preferire tagliato sottilmente o altrimenti diventerebbe troppo duro una volta cotto. Al classico composto di parmigiano e panna ho aggiunto una manciata di nocciole (le mie nocciole Piemonte Igp) tostate e tritate, che andranno a donare una certa croccantezza all’insieme.
Impossibile non farsi irretire dal profumo che si sente uscire aprendo la porta del forno già nella seconda metà della cottura, forse io sono la solita golosa, ma vi posso dire che l’aumentare della salivazione era direttamente proporzionale allo scorrere dei minuti. Credo proprio che eleverò questo gratin da piatto di recupero a vera e propria portata che entra di diritto tra quelle ufficiali per questo autunno/inverno. Da gustare come contorno oppure come piatto unico aumentando la quantità per porzione.
Gratin di indivia belga allo speck, mele e nocciole
Ingredienti per 4 persone:
3 cespi di indivia belga
1 mela tipo renetta o pink lady
4-5 fette di speck
50 g di parmigiano grattugiato
20 g di nocciole tostate e tritate
10 cl di panna fresca (non montata)
il succo di mezzo limone
olio extravergine di oliva
sale, pepe
Tagliate i cespi di belga a metà longitudinalmente e lavateli sotto l’acqua corrente. Tamponateli con un canovaccio pulito e posizionateli all’interno di una padella antiaderente nella quale avrete fatto scaldare 2 cucchiai di olio. Aggiungete il succo di limone e poca acqua, quindi fate cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti, coperto, fino a quando saranno diventati teneri. Trascorso questo tempo scolateli bene e teneteli da parte.
Preriscaldate il forno a 180°, modalità ventilata. Imburrate una (o come nel mio caso due) pirofila ed adagiatevi all’interno la belga. Lavate la mela, detorsolatela e tagliatela a fettine sottili, che disporrete in maniera ordinata all’interno della teglia insieme alle fette di speck che avrete tagliato in due o tre parti. Regolate di sale e di pepe, versate la panna e spolverizzate con il parmigiano grattugiato e le nocciole tostate tritate grossolanamente. Fate cuocere nel forno a 180° per circa 20 minuti e poi sotto al grill per circa 5 minuti. Sfornate e servite subito.
[ricetta ispirata a quella contenuta nel mensile Saveurs – n.187 Novembre 2011]
Molto appetitoso…
Non ho mai preparato l’indivia così, grazie per questa super ricetta!
Un insieme di sapori decisamente allettante!Mi piacciono i gratin, e ora ho trovato un modo per riutilizzare l’indivia che anche a me ogni tanto fa capolino triste triste dal frigo :)
È consolante sapere che non succede solo a me! Ci sono settimane in cui ne compro sempre poche e settimane in cui, invece, sono decisamente troppe e si corre il rischio di gettarle. Provo a correggere il tiro, ma pare che mi remi tutto contro! ;)
Giusto ieri preparando un’insalata di cavoletti, mele, pinoli e pecorino, pensavo a quanto siano perfette le mele con certi tipi di verdura…
Buona settimana stella!
Eh non sai quante volte capita anche a casa mia! Fantastica idea, me la salvo perché so che potrà tornarmi buona :) Grazie.
Ma che bell’abbinamento e che bella idea! Un gratin spettacolare!
Sara, non riesco a crederci… passo di qui per dirti che sabato ho preparato un sugo ispirato al tuo ragù di prosciutto, che ho però sostituito con lo speck, aggiungendo mele alla passata di pomodoro e nocciole tostate per guarnire e cosa scopro? Che abbiamo avuto praticamente la stessa idea!!! Vincente, no?
Troppo bella questa ricetta.
Bravissima Sara, come sempre.
Buona settimana
Ottima accoppiata, mele e speck + nocciole! Che fame ci hai fatto venire!
Un modo per far apprezzare la belga anche a chi da cruda non la ama. Proverò con le mie “cavie” e ti so dire :) buona settimana!
Lo faccio spessissimo questo piatto e ogni volta ne rimango entusiasta!
quanto mi piacciono i piatti cosììììììììììììì!!! amo il gratin! complimenti, un bacio!
Ecco la differenza che fa la passione vera in cucina: hai trasformato un riciclo in un piatto della festa!
Mi piace in particolare l’idea delle nocciole…
Ottima soluzione ;))))
Ciao Sara!
Un gratin oltre che profumato anche delizioso!
Appena ho gli ingredienti lo faccio :)
ah ho fatto la tua marmellata di fichi al cacao!
Buonissima…:)))
Baci Carla
Il gratin lo dimentico sempre invece è una preparazione ottima per utilizzare le verdure un po’ “invecchiate”. Mi segno soprattutto le nocciole tostate da aggiungere, perfette per dare un po’ di croccante. Buona giornata
Deve essere squisita.Anche a me capita spesso di averne in casa,ma non l’ho mai fatta in questo modo.Splendida idea!!Ciao da Anna
che ricetta meravigliosa, la provooooooooo
@ Rossana: cerco sempre idee “furbe” per cucinare le verdure in maniera alternativa e sempre diversa, è una cosa che mi piace moltissimo :) E’ una ricetta semplice, magari potrà anche sembrare banale, ma penso che possa tornare utile a molti :)
@ Cristina: guarda fa la stessa fine anche qui da me, ecco perché ho pensato di riservarle un giusto trattamento ;)
@ Carolina: credo che non riuscirò mai a capire la dinamica che fa in modo che una settimana io non riesca a stare dietro al consumo di un dato ortaggio/frutto mentre quella seguente accada l’esatto contrario. Anche secondo me le mele sono molto versatili e l’insalata della quale parli mi pare un’ottima idea, peccato che non riesca a far mangiare i cavoletti al mio compagno! Buona settimana, baci!
@ Simona: la verità è che ho pensato: “chi non ha un cespo di belga triste e solo soletto nel frigorifero da riutilizzare?”, penso insomma che sia una situazione molto comune e spero di essere riuscita a dare un’idea pratica e veloce :)
@ Giulietta: grazie, felice che l’accostamento di sapori ti piaccia :)
@ Serena: vedi che siamo in sintonia allora! Assolutamente vincente, sono d’accordo! :)
@ Germana: grazie, è una ricetta molto semplice ma che qui a casa mia è stata molto apprezzata. Buona settimana anche a te!
@ Le Rocher: goloso come gratin eh? ;)
@ FrancescaD: beh spero di essere riuscita nell’intento, fammi sapere che sono curiosa!
@ Elga: vero che merita? Io me ne sono innamorata :)
@ Claudia Annie: anch’io adoro i piatti nei quali la verdura è la sola protagonista, grazie!
@ Virò: l’aggiunta delle nocciole proviene dal ricordo dei crumbles salati che faccio spesso. Si abbinano molto bene con il parmigiano, ma anche con la mela e la nota affumicata dello speck. E poi è la nota croccante che cerco di non farmi mai mancare :)
@ Maura: grazie :)
@ Carla: sono molto felice che la confettura ti sia piaciuta, proprio stamattina io ho aperto un barattolo di quella al limone e anice stellato per la colazione ;)
@ Marina: ma guarda, in tutta verità è un piatto che sottovaluto sempre anch’io e che invece spesso torna utile perché versatile e gustoso :) Il tocco delle nocciole a me è piaciuto proprio tanto, ma forse è perchè io le adoro, sono di parte ecco :)
@ I manicaretti di Annaré: qui è stata molto gradita, è una ricetta che permette di nobilitare l’indivia belga trasformando un piatto di riciclo in un protagonista della tavola :)
@ Raffy: bene, fammi sapere!
Ti capisco perfettamente. Io vivo sola eppure faccio la stessa identica cosa (e poi mi auto-innervosisco), ma non solo con frutta e verdura, con tutto: mi fisso su un tipo di grissino, compro e ricompro sempre la stessa cosa e poi un bel giorno mi sono annoiata e l’ultima confezione resta lì, letteralmente a marcire. L’ex mi manca in pratica solo perchè spazzava gli avanzi :) Comunque per essere frutto di uno ‘svuota-frigo’ il tuo gratin è meraviglioso!
Buona serata
Mari
Compro raramente l’indivia, ma questo gratin è così invitante e gustoso che mi toccherà attivarmi :D
@ Mari: bella la frase che l’ex ti manca solo perché ripuliva gli avanzi, mi piace ;) Ecco vedi questa cosa che non sono l’unica mi consola, se poi la mia idea salva belga ti sarà utile allora sono proprio contenta :)
Buona serata!
@ Milen@: e farai come me, d’ora in poi andrò a comprare di proposito l’indivia solo per farci questo gratin ;)
amo questa insalata, e in effetti non mi era mai venuto in mente di usarla in un gratin. Ottimo suggerimento, grazie!
ciao sara, si anche a me capita la stessa cosa con frutta e verdura ma in generale un pò con tutto! ad esempio ho passato il periodo barbabietole e adesso tenetemele lontane perchè devo disintossicarmi!
domanda che magari è poco coerente con la ricetta vera e propria: ma secondo te dove si possono trovare quelle bellissime cocotte o piccole pentole o vassoi di latta che spesso si vedono anche sulle riviste inglesi!? le sto cercando ma a parte un paio trovate in cantina dalla nonna faccio fatica!
l’indivia gratinata… mmhhhmm che buona.. e poi l’aggiunta delle nocciole è fantastica!!!!
un bacio
irresistibile gratin! :P
@ serenella: sono contenta che l’idea ti piaccia, grazie!
@ Gaia: quello che dici è capitato anche me, intendo mangiare spesso e per lungo tempo una cosa fino a farsela venire alla nausea. Fortunatamente non è stato il caso della belga, ma mi è capitato con l’ananas. Non riesco più a farmelo piacere e chissà quanto tempo ci vorrà prima che mi passi! La tua domanda, invece, la trovo molto coerente, io molte cose le acquisto su ebay, quando ho tempo spulcio e di norma qualcosa di valido lo trovo sempre. Il più è trovare un termine adatto tradotto per affinare la ricerca ;)
@ Fabiana: grazie!
@ Symposion: è un piatto salva chiappe (perdona la finezza), devo ricordarmelo più spesso!
L’inverno mangerei gratin di verdure tutte le sere!
E SE avanza anche a pranzo!
Poi tu hai fatto un ottimo abbinamento di sapori!
Marco di Una cucina per Chiama
Lo sto per infornare! Ma mi sono permessa di fare delle varianti per renderlo un po’ più light perchè, ahimè, siamo in piena dieta!!!
@ Una cucina per Chiama: a chi lo dici Marco, io ne vado ghiotta!
@ Mariangela: sto osservando il tutto via facebook, ti seguo nei tuoi esperimenti ;)
ti confermo che la variante light è eccezionale, non oso immaginare il tuo capolavoro!!!
Grazie mille per la ricetta
Adoro il sapore amarognolo dell’indivia e non vedo l’ora di provare questa ricetta. Con i primi freddi mi sta venendo una voglia matta di cose al forno!
Le tue ricette mi appassionano proprio, questo gratin in particolare e’ veloce, gustosissimo anche se originale.Complimenti!
@ Mariangela: buono a sapersi! Grazie a te :)
@ La Ucci: allora seguimi perché ne arriveranno altre di ricette in questo stile ;)
@ Claudia: quello che dici mi scalda il cuore, non posso che dirti grazie!