Il sole inizia a scaldare l’aria e ci sono giornate in cui il cielo è meravigliosamente turchese. Tutto ciò mi fa tornare idealmente nella mia amata Sicilia e ripenso a questa ricetta semplice, sostanziosa e golosissima: le panelle. Ho avuto la fortuna di gustare questo piatto, cotto e mangiato in loco e l’ho amato da subito. La gastronomia siciliana è molto apprezzata e a rifletterci bene, quale regione d’Italia non lo è? Abbiamo la fortuna di vivere nella nazione con il più alto standard di materie prime, sapori e più prodotti tipici al mondo, a cui ognuno è legato con passione e ricordi a modo proprio.
Come sapete, ho sperimentato la cucina siciliana in modo più approfondito, grazie al mio compagno e soprattutto a mia suocera, che quando sono a casa sua, non solo mi mette a disposizione tutti i suoi attrezzi, ma con pazienza mi insegna ogni passaggio del piatto che decide di insegnarmi e naturalmente, anche il trucco furbo, dato dall’esperienza, per far in modo che in tavola arrivi solo qualcosa buonissimo e visivamente invogliante, perché a tavola si mangia anche con gli occhi.
Tra le varie ricette di quel territorio, di cui ho scritto sul mio blog, le panelle siciliane per me sono un miracolo culinario: piatto poverissimo, senza glutine, vegano e incredibilmente buono. In definitiva la ricetta si riduce a rettangoli di piccole dimensioni, preparati con farina di ceci, prezzemolo e acqua, e infine fritti. D’altronde la frittura è una tecnica di cottura fondamentale nello street food dell’isola. Le panelle, ricetta davvero facile da preparare e che costituiscono fonte di gioia e piacere non appena le servo in tavola. Volendo la polentina di farina di ceci può essere preparata con un certo anticipo, ad esempio la sera prima per il giorno seguente.
Ho dei ricordi bellissimi legati a questo piatto: spesso le ho mangiate come antipasto caldo, insieme a patatine e crocchè, durante le mie scorribande palermitane. A volte invece me le hanno servire come pane e panelle, all’interno di mafalde (pane siciliano cosparso di semi di sesamo), oppure abbinate insieme a un’altra ricetta che ho avuto modo di mangiare e pubblicare sul blog, le famose crocchette di patate: i cazzilli.
Sono così apprezzate, che le trovate un po’ dappertutto nell’isola e addirittura hanno contribuito a dare il nome di “panellaro” a chi gestisce il chiosco ambulante di cibo di strada le piccole botteghe siciliane che si trovano nelle piccole strade del centro città. Ma queste famose panelle, tanto da diventare il caratteristico spuntino palermitano, chi le ha inventate? Dobbiamo ancora una volta tornare alla dominazione araba per risalire alle loro origini.
Nella cucina di casa mia le panelle risolvono spesso una cena o un pranzo quando non so cosa cucinare. Per questo scopo conservo sempre un po’ di farina di ceci nella dispensa. Non so voi, ma questo ha fatto in modo che l’olio di semi di arachidi per friggere non mi manchi mai, così come i limoni, il cui succo serve per irrorare le panelle una volta fritte. Un vero e proprio comfort food, da secoli tutt’ora molto amato! Buonissime sia calde e fumanti, che a temperatura ambiente. Non c’è un orario giusto per mangiarle perché sono ottime come antipasto, aperitivo, spuntino o come merenda tradizionale palermitana. Provatele e vedrete che anche i bambini le apprezzeranno molto.

Panelle
Ingredienti:
- 1,2 litri di acqua fredda
- 400 g di farina di ceci
- 6 g di sale fino
- prezzemolo tritato
- pepe
- limone per servire
- olio di semi di arachidi
Come preparare: panelle
- Setacciate la farina di ceci.
- Versate l’acqua in una casseruola e versatevi la farina di ceci a pioggia, mescolando con una frusta velocemente per evitare la formazione di grumi. Ponete sul fuoco e, appena il composto prende il bollore, salate e cuocete senza mai smettere di mescolare per 13-14 minuti fino a quando noterete che il composto si stacca dalle pareti. Spegnete, aggiungete il prezzemolo tritato, il pepe e mescolate.
- Versate il composto ottenuto su un foglio di carta forno posto su un tagliere, copritelo con un secondo foglio e stendetelo con il mattarello in modo che abbia uno spessore di circa 5 mm. Togliete il foglio superiore e fate raffreddare completamente.
- Trascorso questo tempo tagliate a rettangoli e friggeteli, pochi alla volta, in una casseruola con abbondante olio di semi di arachidi a 170°.
- Scolate le panelle a mano a mano su un piatto con carta da cucina e salate. Servite con abbondante succo di limone.