Chi di voi si è già cimentato nella produzione di sciroppi casalinghi? È una cosa che mi piace particolarmente, non solo perché conosco tutto degli ingredienti impiegati, ma anche per il fatto di averli pronti in casa da utilizzare all’occorrenza. Maggio, per questo tipo di produzioni è un mese speciale: giornate soleggiate e le abbondanti fioriture, lo rendono un periodo ideale per la raccolta di vegetali selvatici. Era da tantissimo tempo che desideravo preparare questa ricetta, ma sono pigra per alcune cose e non mi sono mai concessa il lusso di fermarmi e andare a fare un giro nei campi per raccogliere fiori ed erbe spontanee.
Se non conoscete l’albero di sambuco, posso dirvi che in questi giorni si può trovare in prossimità di corsi d’acqua o terreni incolti e la sua particolarità è che si possono utilizzare sia la corteccia, che i fiori, da cui spuntano piccoli frutti rossi commestibili che poi maturando diventano neri, mentre le foglie se strofinate emanano un odore sgradevole. I fiori, piccolini, bianchi, stellati e riuniti in una sorta di ombrellino che pare fatto di pizzo, sono utilizzati anche a livello alimentare per produrre lo sciroppo di sambuco. Queste infiorescenze emanano un profumo intenso e dolciastro, che tante volte al corso da sommelier è stato menzionato durante la degustazione di qualche vino bianco (rido), e sono allo stesso tempo così piccoli e perfetti da regalare immediata gioia, soprattutto a chi come me ama le cose semplici ma belle.
Grazie alla cara Sara di Infraordinario sono tornata a casa da Parma dopo una giornata di lavoro con un cesto pieno zeppo di queste meraviglie e una ricetta per preparare lo sciroppo di sambuco. Li ho caricati in auto, acceso l’aria condizionata per non sciuparli, visto il calore infernale racchiuso nell’abitacolo, e appena arrivata a Bologna mi sono messa all’opera.
A mano a mano che riempivo un grosso vaso con i fiori di sambuco puliti, alternati a fettine di limone, mi sembrava quasi di preparare una potentissima pozione magica. Quando ho aggiunto anche lo sciroppo di acqua e zucchero e ho guardato il vaso il risultato era talmente bello che non ho resistito e l’ho fotografato! Sembra un vaso pieno non di sciroppo di fiori di sambuco, ma di un concentrato di primavera e di luce: un potente antidoto contro il logorio della vita moderna. Una volta riempito il vaso con tutto quanto sopra menzionato va poi fatto macerare per 3 giorni in frigorifero, quindi filtrato e messo in bottiglia. A questo punto o si sterilizza così come si fa con la salsa di pomodoro (scelta che ho seguito io stessa) oppure si aggiunge acido citrico, che può essere facilmente acquistato in farmacia.
Che cosa farne? È uno sciroppo che va diluito con acqua liscia o gassata (in proporzione circa 1:6) e si può servire con una fetta di limone, qualche erba aromatica per ottenere una bevanda molto dissetante oppure si utilizza per preparare il famoso cocktail Hugo o altri mocktail a scelta. C’è anche chi lo utilizza per aromatizzare la tisana o lo diluisce un pochino per bagnare una base per torta.
Come avrete capito, fare lo sciroppo ai fiori di sambuco, mi ha trasmesso molta gioia e spensieratezza. Spero che abbia anche lo stesso effetto su di voi! Approfittatene finché questo arbusto è in fiore, dovreste trovarlo ancora fino all’inizio di giugno. In linea di massima lo si conserva al buio e al fresco per circa sei mesi, poi aperto, va riposto in frigorifero e consumato nel giro di qualche giorno.

Sciroppo di sambuco
Ingredienti:
- 30 fiori di sambuco
- 1 litro d’acqua
- 1 kg di zucchero
- 2 limoni biologici
- 35 g di acido citrico facoltativo, vedi nota alla fine della ricetta
Come fare: sciroppo di sambuco
- Portate a bollore l’acqua con lo zucchero in una casseruola. Fate intiepidire. Pulite accuratamente i fiori eliminando la base dello stelo e tutte le parti verdi. Sciacquateli velocemente sotto acqua fredda corrente. Trasferiteli in un vaso capiente e alternateli con i limoni ben puliti e tagliati a fette sottili. Coprite tutto con lo sciroppo e mescolate. Chiudete il vaso e fate macerare in frigorifero per 3 giorni.
- Trascorso questo tempo filtrate il contenuto della bottiglia, poco alla volta, utilizzando una garza su un colino. Strizzate un po’ i limoni e i fiori in modo da estrarre tutta la loro magnifica essenza. Trasferite all’interno di bottiglie (lavate e sterilizzate) con chiusura ermetica e unite l’acido citrico o, come me, per prolungarne la durata sterilizzate le bottiglie piene in una casseruola con acqua (e qualche canovaccio per fare in modo che non si rompano durante l’ebollizione) facendole bollire per almeno 15 minuti.
- Servite lo sciroppo diluito in proporzione 1:6 con acqua frizzante fresca e fettine di limone.
Note
- Raccogliete i fiori in una giornata di sole e in luogo isolato e lontano dal traffico;
- Conservate le bottiglie in frigorifero o in cantina;
- Una volta aperta la bottiglia conservatela in frigorifero e consumatela nell'arco di qualche giorno.
Abitando in campagna di sambuco ce né a volontà, quindi proverò senz’altro la ricetta dello sciroppo. Grazie
@ Stefano Lucchi: fammi poi sapere com’è andata!
Ho appena fatto siroppo di sambucco con la sua ricetta che mi e piaciuta piu di altre,saluti
@ Eva: ciao Eva, mi fa un sacco piacere che tu abbia gradito! Grazie per avermi scritto :)
ma la nota sull’acido cidrico te la sei. dimenticata?
@ Massimo: non c’è la nota ma è scritto nel procedimento della ricetta chiaramente. Basta leggere prima di commentare
Ho seguito la ricetta per la prima volta un anno fa e lo sciroppo buonissimo è stato apprezzato da tutta la famiglia e gli ospiti. Si è conservato per vari mesi (11 mesi).
Ho appena rifatto lo sciroppo in quanto ottimo sia per il gusto che per la conservazione ma invece delle bottiglie ho utilizzato i vasi quattro stagioni con tappo. Grazie
@ Sandra: ciao! Mi fa molto piacere che preparare lo sciroppo di sambuco sia diventata una tradizione anche per te! Grazie per aver il tuo commento costruttivo
Ciao , ho appena letto la tua ricetta e mi piacerebbe molto rifarla ma nn so dove reperire i fiori , mi puoi aiutare grazie
@ Paola: ciao Paola! L’ho scritto nell’introduzione della ricetta, lo avrai sicuramente visto, ma magari senza farci caso! Raccoglilo se puoi lontano dalle strade, l’albero è selvatico e cresce spesso vicino ai corsi d’acqua o in terreni incolti :)
Scusami, quindi se fai sterilizzare le bottiglie non aggiungi acido citrico, oppure aggiungi acido citrico e non fai bollire le bottiglie. Ho capito bene? Grazie
Silvia: ciao, sì esatto! L’acido citrico è un conservante
grazie
Ciao, sono Alessandra e sto provando a fare il tuo sciroppo al sambuco. Ho un solo dubbio. Se faccio bollire le bottiglie piene per 15 min posso omettere l’acido citrico?
Grazie mille
@ Alessandra: esatto!
Ciao,io l’acido citrico l’ho aggiunto a freddo dopo che ho filtrato lo sciroppo e poi imbottigliato. Ho fatto giusto? Grazie
@ Lucia: sì, esatto!