Come avrete letto in altri blog, o se non vi fosse capitato non c’è problema ve lo spiego io, mi è stato proposto di far parte, insieme ad altri 8 blogger, di un progetto/laboratorio che ci riunisce tutti sotto un unico tema, quello della pasta. Chi ci ha contattati è nientemeno che il pastificio Valentino Felicetti con le sue Selezioni Monograno. Devo dire che si sta delineando un gruppo molto affiatato e coeso (nessuna prima donna tra noi o forma di concorrenza insomma), nel quale si è instaurato uno stimolante clima di collaborazione e produttività in cui stanno prendendo vita incontri e tavole rotonde(virtuali, ma non solo)
Un progetto nel quale si parla di metodi di cottura alternativi della pasta (un esempio: quella passiva, quella senz’acqua, quella senza sale, ecc.), nel quale confrontare idee e punti di vista, il tutto per uscire dai classici schemi o modi di vedere la pasta. Inutile dirvi che io da questo fervido scambio di conoscenze sto già apprendendo moltissime tecniche e nuove metodologie, che non vedo l’ora dimettere in pratica sperimentandole direttamente nelle mie ricette.
Diciamocelo, sono ben concia del fatto che tutta questa cosa è una forma di operazione pubblicitaria (cosa inevitabile quando si parla di un marchio più o meno conosciuto), ma sapete che sono una persona sincera e quindi ci tengo a sottolineare che la mia partecipazione a questo progetto non è stata seguita da qualsiasi forma di pacco dono, regalia, denaro o quant’altro. Ho semplicemente ricevuto un pacco di pasta, che è poi quella che mi servirà in questi mesi per fare i miei post e gli esperimenti di cui sopra. Questo non perché io debba giustificarmi di qualcosa, ma per farvi capire che se ho deciso di dedicare tempo prezioso e di condividere con voi questo progetto è solo perché credo fermamente in esso, perché è nuovo, formativo e diverso da quanto mi è capitato di leggere fino a questo momento. Inoltre nutro profonda stima per questo prodotto (biologico, ottenuto da un’unica varietà di cereale per ogni selezione e quindi dal sapore puro) e nei confronti di chi lo produce.
Ecco chi farà questo percorso insieme a me:
SaraQ (ovvero io stessa) di Fiordifrolla
Alexandra di Ombra nel portico
Sandra di Un tocco di zenzero
Sarab di Qualcosa di rosso
Stefano di Appunti di gola
Ady di Diario di una passione
Roberta di Sapori e consistenze
Fabien di La cuisine de Fabien
Ciascuno di noi pubblicherà le proprie ricette a cadenze regolari, con lo stile che lo contraddistingue, con la propria fantasia e creatività. Unico comune denominatore saranno per tutti la passione e l’onestà con le quali percorreremo questo cammino insieme. Il progetto si amplierà ed arricchirà grazie al lavoro di noi tutti. Le ricette si articoleranno su due temi: la tradizione, una ricetta che parte dalla nostra storia, dal nostro territorio, dalle nostre esperienze, e saremo liberi di “giocare” con la ricetta di famiglia, piuttosto che con quella storica; la creatività, ovvero una ricetta nella quale potremo dare sfogo alle nostre fantasie culinarie utilizzando verdure di stagione, formaggi e pesce , lasciando l’utilizzo di carne e salumi al tema tradizione. Fondamentale sarà sempre il rispetto della stagionalità.
Dopo lungo riflettere sulla prima ricetta da pubblicare per questo progetto, ho pensato a qualcosa che fosse creativo, ma nel mio stile. Inutile infatti per me andare ad arrampicarmi sugli specchi insomma, non sono il tipo come avrete capito, e quindi l’idea che mi è venuta in mente è stata quella di cuocere la pasta non nella maniera tradizionale, bensì sfruttando l’acqua di cottura della verdura che mi è poi servita per realizzare il sugo di accompagnamento. In questo caso quindi ho cotto i sedani della Selezione Monograno Grano duro Matt , formato che ho scelto espressamente per questa prima ricetta per la sua conformazione atta ad accogliere il condimento, nell’acqua dove avevo fatto sbollentare i fagiolini, che ho poi utilizzato per fare un pesto, la cui cremosità avvolge completamente questa pasta. Risultato: i sedani sono risultati ancor più saporiti e gustosi, in perfetta sintonia con il loro condimento. Ho infine completato il tutto con delle mandorle a lamelle tostate per dare una nota croccante e di colore al piatto. Ecco la ricetta:
Sedani di grano duro Matt al pesto di fagiolini con mandorle croccanti
Ingredienti per 2 persone:
200 g di sedani rigati Selezione Monograno Felicetti Grano duro Matt
180 g di fagiolini
1 cipollotto
basilico fresco
olio evo
1 spicchio d’aglio
mandorle a lamelle q.b.
sale, pepe
Procedimento:
Pulite i fagiolini e fateli lessare in abbondante acqua bollente leggermente salata per circa 10 minuti, quindi scolateli e teneteli da parte conservando l’acqua di cottura che servirà poi per cuocere la pasta, mantenendola in caldo. In una padella antiaderente fate rosolare il cipollotto tritato finemente insieme allo spicchio d’aglio schiacciato ed aggiungete i fagiolini (conservandone da parte alcuni per decorazione). Unite mezzo bicchiere d’acqua e fateli cuocere per circa 10 minuti,, mescolando e al termine regolate di sale. Frullate il tutto in un contenitore insieme a 2-3 foglie di basilico, diluendo con un po’ di acqua di cottura e olio extravergine di oliva fino ad ottenere una crema densa. Regolate di sale e di pepe. Nel frattempo portate a ottura la pasta nell’acqua di cottura dei fagiolini, scolatela al dente, e conditela con il pesto tenuto in caldo. Trasferitela nei piatti da portata decorando con mandorle a lamelle tostate, i fagiolini interi tagliati a metà in senso longitudinale e un giro di olio extravergine di oliva a crudo
Buongiorno mia cara!
Tutto bene?
Che bella idea… Mi pare un progetto davvero carino e interessante. Sono curiosa di leggere altri post in merito. Aspetto, ok!? ;)
Questo pesto di fagiolini che proponi è assolutamente da provare e le mandorle sono il tocco in più.
Buona settimana e un bacio.
Un’altra ricetta da provare! E un modo in più per far mangiare le verdure al mio compagno…
complimenti per questa nuova avventura.sto continuando a sperimentare le tue ricette e devo dire che sono tutte ottime e veloci da realizzare.sei davvero brava.mi sono annotata questa ultima ricetta che proverò proprio stasera.grazie ancora per tutti gli spunti che ci offri e buona giornata,
Cristiana
una nuova avventura una nuova sfida che tu Sara saprai tenere testa come sempre:D…sei una grande e questa pasta la trovo strepitosa ma sopartutto ben calibrata e saporitissima!!!!bacioni imma
Una apsta che è piaciuta moltissimo anche a noi per la sua raffinatezza e ricchezza di gusto!
ottimo il tuo condimento: saporito e leggermente più dolce del classico pesto! assolutamente da rifare!!
baci baci
mi piace questa iniziativa: anche noi lettori impareremo qualcosa dai vostri esperimenti. e mi piace anche la tua idea di cuocere la pasta nella stessa acqua della verdura, non solo ne guadagna il sapore, ma si spreca meno acqua: brava!
Ciao Fiordi,
bella questa ricetta (il pesto di fagiolini mi ha sempre intrigato parecchio). Anche io, in alcuni casi, cuocio la pasta o il riso nell’acqua di cottura delle verdure, la rende ancora più buona…. Un salutone e a presto…
Questo evento è davvero molto molto interessante, complimenti per far parte delle prescelte e buon divertimento!! :))
E…questo pesto di fagiolini è da provare!!
Che bella questa ricetta, io e tanto che non mi diletto in qualche primo più sfizzioso, e queta è sicuramente da provare!
Complimenti e buona avventura!!!
Il condimento è fantastico!
oooh finalmente avete eliminato quell’intro stucchevole XD Brava Sara, basta essere onesti. E’ pubblicità punto. Di qualità, voi ci credete e io sono certa che la pasta sia ottima ma pur sempre pubblicità è :) Vi seguirò curiosa…quel “cottura senza acqua” poi! Vino? Birra? :P Che vuol dire??? Sono curiosa eh?
Un grande abbraccio
dopo il cappuccino e brioche una bella porzione di questi!
Siamo una bella banda di golosi, vero Sara?
:)
:-D grande! in tutti i sensi :-)
Buongiorno Sara, bel piatto complimenti,e poi lo sai che il pesto di fagiolini non l’ho mai fatto?
Proverò, ciao e buona giornata ;)
Buongiorno tesoro! Secondo me questo progetto a cui stai collaborando è talmente costruttivo e interessante (e soprattutto divertente) che non devi giustificarti di niente! Soprattutto se, in ordine a questa iniziativa, ci proponi delle ricette così gustose: ti confesso che non sono una fan dei fagiolini, ma con le mandorle penso proprio si trasformino!
Mi piace molto la cottura della pasta nell’acqua della lessatura dei fagiolini, sapori ancora piú decisi (specie utilizzando una pasta “ricettiva”) e decisamente in linea con la stagionalitá. brava!!
bella! buona, colorata, estiva… sto spignattando anch’io in questi giorni, che il 25 tocca a me. è veramente un bel progetto :D
buongiorno cara, oggi sono di corsa e riesco a malapena ad ammirare questo piattino! dev’essere squisito e il condimento di fagiolini e mandorle sfiziosissimo!!! faccio copia e incolla e procedo quanto prima! un bacione.
@ Carolina: buongiorno Caro! Il progetto secondo me merita davvero tanto, per questo ci tenevo a dire che è diverso dai soliti, o per lo meno da quelli che mi è capitato di vedere fino a questo momento :) Io come vedi sono restata nei miei canoni/limiti, inutile inventarmi chissà quali stranezze che non mi appartengono ;)
Buona settimana a te, un abbraccio.
@ Adriana: il tuo commento mi fa intuire che il tuo compagno non è proprio un patito delle verdure, eh? ;) Fammi sapere se ha gradito :)
@ cristiana: oh bene sono contenta che le ricette provate ti siano venute bene e che ti abbiano dato soddisfazione. Spero che anche questo pesto sarà di tuo gradimento, tienimi al corrente di com’è andata :)
Buona giornata a te, a presto!
@ Imma: mah non so Imma se riuscirò a tenere testa anche a questa sfida, l’impegno ce lo metto tutto però. C’è poi di bello che non è una gara e quindi c’è solo da imparare e mettere in pratica :) Grazie mille, un grosso bacio.
@ manu e silvia: grazie ragazze :)
@ lise.charmel: sono contenta che questo progetto ti piaccia e di essere riuscita a raccontarvelo per come io l’ho inteso, ovvero un percorso di crescita e formazione :) In effetti hai ragione, questo metodo di cottura comporta anche di evitare di sprecare acqua inutile, a maggior ragione se la pasta ne esce rinforzata nel gusto e nel sapore :)
@ Nico: grazie. In realtà io all’inizio ero un po’ dubbiosa, per il fatto che temevo che i fagiolini risultassero troppo dolci o troppo “verdi”. In realtà nell’insieme poi ho trovato il piatto ben equilibrato nei sapori e quindi mi sono dovuta ricredere :) Sì la pasta cotta in questo modo diviene molto più saporita, in questo caso la materia prima era già di altissima qualità e quindi già buona di suo ;)
A presto!
@ Tery: spero continuerai a seguirci, stanno emergendo piatti molto interessanti ed innovativi :)
@ Yams: grazie e benvenuta :)
@ Elga: ti ringrazio, ti dirò che il condimento ha sorpreso anche me, non me l’aspettavo così sfizioso :)
@ Fiordilatte: l’idea l’abbiamo presa di comune accordo tutti insieme perché ci siamo accorti che dopo 4 o 5 post con l’introduzione sempre uguale era inevitabile un calo di interesse. E così ho preferito raccontare con le mie parole questa esperienza con la sincerità che mi contraddistingue e che credo chi mi legge si aspetta :) Il progetto è un’azione pubblicitaria senza ombra di dubbi come ho chiaramente indicato nel post, ma ci tenevo passasse anche il messaggio che è una cosa diversa da tutte le altre che in cui sono stata coinvolta fin’ora. Seguici perché credo se ne vedranno delle belle, io sto già meditando sulla prossima ricetta :)
Un abbraccio e grazie per la tua franchezza, come sai ci tenevo molto al tuo parere sincero.
@ Sandra: sì direi proprio di sì, io mi ci metto per prima ;)
@ babs: grazie Babs, ma è una mezza scoperta dell’acqua calda, voglio dire non è che cuocere la pasta nell’acqua della verdura sia la novità del secolo. Io però non l’avevo mai fatto e quindi lo prendo come punto di partenza per le future sperimentazioni :)
@ Ady: ah nemmeno io, è la prima volta che lo provo, così come è la prima volta che cuocio la pasta nell’acqua di cottura della verdura. Devo dirti però che mi è piaciuto tanto, sicuramente sarà anche merito dell’ottima materia prima di partenza, ovvero la pasta. Buona giornata a te, alla prossima ricetta!
@ Onde99: no infatti, non devo giustificarmi di nulla e non credo di essermi giustificata, solo mi piace mettere le cose in chiaro. Lo devo a tutti i miei lettori e poi loro, con la loro testa, faranno le loro deduzioni e i loro pensieri del caso :) Ti dico la verità, secondo me questo pesto sa molto meno di fagiolini di quanto si possa pensare, ma forse io non faccio testo perché ne vado ghiotta :)
@ Alexandra: ti ringrazio, sicuramente questo metodo di cottura conferisce un sapore ancora più deciso alla pasta, è la prima volta che ci provo, ma credo ne seguiranno molte altre :)
@ SaraB: sono curiosissima di vedere cos’hai preparato Sara, non so perché ho come la sensazione che ne vedremo delle belle ;)
@ Micaela: grazie cara, buona giornata. Un bacione
Anch’io faccio sempre cuocere la pasta nell’acqua di cottura delle verdure che mi servono per condire, e’ un ottimo trucchetto! la pasta e’ ancora piu’ saporita cosi’, provare per credere ;) Tra l’altro faccio la stessa cosa con il pesce: fate cuocere la pasta nell’acqua in cui avete bollito il pesce e vedrete che bastera’ condirla pochissimo (anche con del semplice tonno) perche’ sia squisita :)
Cara Sara, sono proprio contenta che ti abbiano chiamato per questo progetto, lo sai che sono una tua fan sfegatata e non vedo l’ora di vedere le tue creazioni…la prima è stata davvero un successone, io la provo subito, appena i fagiolini sono al punto giusto di maturazione nel mio giardino!!! Un abbraccio
@ Veronica: immagino venga bene anche con il pesce, ecco in questo caso io farei più fatica a provare perché non mi fa impazzire… Grazie per il tuo consiglio, buona giornata!
@ Serena: ti ringrazio per la tua dimostrazione di affetto, sei molto cara Serena, un abbraccione.
ciao Sara,
ieri sera ho provato la tua ricetta, ma devo aver commesso qualche errore, infatti è risultata un pò piatta.forse sarà colpa del fatto che nn ho messo le mandorle e forse anche troppo poco sale,però l’idea la trovo molto buona comunque e fresca per l’estate. la riproverò sicuramente,però ad essere sincerà mi sembra, al di là delle mandorle, che ci manchi qualcosa che spicchi e la caratterizzi.ripeto però che mancava forse un ingrediente molto importante; a volte può essere sufficiente a sbilanciare il tutto.da riprovare sicuramente presto.
un bacio,
Cristiana
@ cristiana: sicuramente se non hai messo le mandorle risulta per forza un po’ piatta, fanno la differenza soprattutto in termini di sapore! Io l’ho trovata molto delicata ed adatta a questa stagione, il mio compagno che non impazzisce per i sughi che non siano rossi, si è pure sbilanciato dicendomi che gli è piaciuta moltissimo quando l’ho preparata. In ogni caso è sempre una questione di gusti, ciò che a me piace non è detto che debba per forza sempre essere nelle corde di tutti :) Baci
Hai pensato di giuocare sul contrasto di consistenze tra fagiuolini cotti e frullati e spezzoni degli stessi appena scottai in padella, quindi ancora belli scroccanti?
Cià, magari ci provo io ;-)
Buona questa pasta!Fresca e con ingredienti di stagione..il Meglio da portare in tavola!
@ Stefano: no che non ci ho pensato (avrei dovuto però!), l’unico contrasto di consistenza qui è dato dalle mandorle a lamelle croccanti. Prossima volta provo anch’io ;)
@ Olivia: grazie Olivia :)
buongiorno!
bellissima pasta appetitosa ottime le mandorle
sono d’accordo con te sulle mandorle.riproverò sicuramente la ricetta, come ti scrivevo,perchè so che in casa mia è il genere di sapori che sono sempre apprezzati,specialmente in estate.
bacio
Non avevo mai sentito di questo pesto/frullato di fagiolini…. E ho anche abitato a Bologna per tre anni. Proprio vero che ogni giorno si impara qualcosa.
CIAO :)
Buongiorno carissima ….
davvero splendido e stimolante come progetto!
Come ogni volta mi ritrovo a scrivere nell’ultimo periodo: complimenti per l’impegno.
Questi sedani al pesto di fagiolini mi piacciono davvero tantissimo. Anche a livello cromatico trovo che l’aggiunta delle mandorle tostate sia a dir poco perfetto!!!
Da segnare e provare!!!
BACIONI
Chiara
@ Paolo: grazie, buona giornata :)
@ Cristiana: secondo me non si possono proprio saltare perché sono fondamentali per dare sapore e consistenza al piatto, poi come ti dicevo magari a te non piace e a me sì, ma lì è solo una questione di gusti :)
@ CorradoT: no ma guarda che non è un piatto tipico bolognese, eh? Mi esiliano se dico una roba del genere! :D
@ Chia_Ge: buongiorno cara!
Ti ringrazio, spero vada tutto bene da quelle parti ;) Sono felice che la mia proposta per questo progetto ti piaccia, ora si tratta di pensare alla prossima!
Un abbraccio e buona giornata :*
Rosso come un peperone… chiedo venia, cara Sara, per aver perduto il ritmo dei post e non essermi fatto vivo prima: grazie dell’aver trasformato le orecchiette in sedani e le cime di rapa in fagiolini, non a tutti vengon queste intuizioni. Ricetta che, nelle modalità, è un place in casa mia e che conforta per quanto possa esprimere nonostante la semplicità. Fossimo in Puglia sarebbe pura tradizione rivisitata. Buona davvero, non ho dubbi, anche per la possibilità di reinterpretarla secondo le più disparate esigenze di dispensa :-)
Questa pasta sembra molto profumata… oltre che ad essere molto invitante, buona… e… insomma, complimenti davvero!!!!!!!!
@ dansan: Daniele non ti preoccupare, come vedi anch’io ti rispondo con un certo ritardo! Ti ringrazio, a questa rivisitazione della classica ricetta pugliese non avevo pensato però :) Adesso mi sto dedicando alla prossima ricetta, sto facendo un po’ di esperimenti, vediamo cosa esce!
@ Martina: grazie :)
Un’altra ricetta da segnare e da fare..!! complimenti..!!
@ El taller de Curra: grazie mille, piacere di conoscerti :)