Sfogliata agli asparagi, pancetta affumicata e pecorino

E’ stato un week end ricco di tensioni quello appena trascorso, da quando alle 4.04 di domenica mattina mi è all’improvviso tremato il letto. Venti lunghissimi secondi, che mi sono sembrati interminabili. Il rumore della casa che tremava, la porta della camera da letto che si apriva e si chiudeva da sola, i lampadari che oscillavano, i cani dei vicini che ululavano in un modo che non avevo mai sentito prima. Paura, tanta paura, e un pensiero immediato ai proprio familiari, la speranza di trovarli tutti in salvo, le telefonate, i messaggi e i tweet di amici e parenti. Per fortuna la zona dove abito non ha avuto danni, l’epicentro si trova a solo 50 km da casa mia. Solo tanto spavento e niente più.

Perché vi racconto di questo fatto? Perché inevitabilmente è anch’esso legato alla cucina e al cibo. Dovete sapere infatti che ogni qual volta nella mia famiglia succede qualcosa di brutto o di preoccupante, lo si affronta tutti insieme a tavola, con pranzi o cene composti da numerose portate e fiumi di buon vino. Un modo come un altro di esorcizzare le proprie paure, o almeno noi le abbiamo sempre affrontate così. E non vi nego che a volte funziona. Ecco che quindi ho deciso di mettermi a cucinare qualcosa anche questa volta, confidando nel fatto che il potere della cucina non avrebbe potuto fare altro che giovarmi, facendomi distogliere il pensiero da quanto era successo. E così effettivamente è stato. Dedicarmi infatti con anima e cuore a qualche piatto mi ha rimesso in pace con il mondo, mi ha rilassata e mi ha fatto dimenticare, anche se per un breve periodo, l’accaduto.

Tra le varie cose che ho cucinato ieri, c’è anche questa sfogliata, che si ispira ad una pizza che ho assaggiato di recente in quella che è diventata la mia pizzeria preferita del momento: Berberé. Si tratta di un locale dove di presta grande attenzione alla qualità delle materie prime, si utilizzano infatti farine macinate a pietra, ingredienti di stagione, e numerosi presidi slow food. Ad accompagnare il tutto una buona selezione di birre artigianali, alcune prodotte anche in microbirrifici nei dintorni di Bologna (come il birrificio Statale 9 di Crespellano), vini naturali e bevande gassate italiane come cedrata, chinotto e aranciata. Qui si trovano pizze sia classiche che creative, il menu cambia con la stagionalità dei prodotti, e gli ingredienti vengono sempre rispettati con cotture delicate, come quella a vapore, senza l’utilizzo di soffritti e privilegiando la leggerezza, da qui l’idea appunto del concept “Light Pizza & Food”.

Per farla breve, tra le pizze primaverili mi è capitato di assaggiarne una che mi ha particolarmente colpita, realizzata con asparagi, mozzarella, pancetta e pecorino, sapori che ho poi tramutato in questa sfogliata che vi presento oggi. Certo non è proprio la stessa cosa (il gusto complessivo è inevitabilmente un po’ diverso utilizzando la pasta sfoglia, probabilmente lo è anche il procedimento ;), ma francamente se avessi dovuto replicare l’impasto di quella pizza non ci sarei riuscita, molto meglio per me personalizzare il tutto in una ricetta facile e veloce, nel mio stile insomma, che fosse alla portata di tutti. Come sempre maggiore sarà la qualità degli ingredienti utilizzati, migliore sarà il piatto nel suo complesso. Il risultato mi è molto piaciuto, a tal punto che ho deciso di condividerlo con voi, ecco quindi come fare:

Sfogliata agli asparagi, pancetta affumicata e pecorino

Ingredienti per 4 persone:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 mazzo di asparagi verdi di Altedo Igp
10 fette di pancetta affumicata
1 mozzarella fiordilatte
pecorino stagionato q.b.
olio extravergine di oliva
sale, pepe

Mondate gli asparagi eliminando la parte bianca del gambo e lavateli con cura sotto l’acqua corrente. Tuffateli in una casseruola colma di acqua salata, lasciateli cuocere fino a quando saranno teneri, ma ancora sodi, quindi scolateli e bloccatene la cottura in acqua ghiacciata. Tamponateli con acqua corrente e metteteli da parte. Prendete la pasta sfoglia e disponetela su di una leccarda ricoperta di carta da forno, quindi praticate un’incisione (senza arrivare fino al fondo) ad 1 cm dal bordo con un coltello affilato (in questo modo in cottura il bordo si alzerà). Bucherellate con i rebbi di una forchetta la sfoglia, tralasciando i bordi. Nell’interno del rettangolo così creato disponete le fettine di pancetta tagliate a listarelle, la mozzarella tagliata a dadini e gli asparagi tagliati in 3 parti in diagonale. Cospargete con un po’ di pecorino grattugiato, olio extravergine di oliva, poco sale e pepe. Fate cuocere il tutto nel forno già caldo a 180° per circa 30-35 minuti, o comunque fino a quando la sfoglia sarà dorata. Sfornate e cospargete con scaglie di abbondante pecorino stagionato. Fate intiepidire e servite subito.

Vino consigliato: un sauvignon frizzante dell’Emilia che con i suoi caratteristici profumi e la sua freschezza e sapidità ben si abbina a questo piatto caratterizzato da una buona aromaticità (data dall’asparago e pancetta affumicata), grassezza e tendenza dolce dalla pasta sfoglia.



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28 commenti su “Sfogliata agli asparagi, pancetta affumicata e pecorino”

  1. ciao carissima, si sono sentite forti le scosse anche a Merano, c’è stato un momento in cui pensavo mi crollasse l’armadio addosso, quindi mi posso immaginare come sia nell’epicentro, davvero scioccante. fate bene a riunirvi a tavola, l’unione fa la forza.
    Questa crostata salata è davvero deliziosa.
    un abbraccio
    sabina

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  2. Tanto spavento anche a Rimini, nonostante la distanza… il locale di cui ci hai parlato ha anche un bellissimo sito e un’ottima filosofia, mi piace!
    Ottima la rivisitazione di una loro pizza :) un abbraccio

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  3. Sono giorni difficili, il senso d’impotenza davanti a queste catastrofi opprime e toglie il respiro.

    Gli asparagi sono germogli che simboleggiano la rinascita e il vigore, che siano di buon auspicio per superare anche queste avversità.

    Ormai ho imparato la tua tecnica dell’incisione perimetrale della sfoglia, si ottengono “scatole” davvero eleganti e d’effetto, che esaltano maggiormente il ripieno!

    Un bacio

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  4. Io abito a Bondeno, vicino a Finale Emilia, quindi so di cosa parli. ho provato a rientrare in casa per cucinare ma qui le scosse non lasciano tregua, con i bimbi non posso permettermelo, anche se so che mi aiuterebbe. sul mio blog trovi le foto…di attimi che conosci già purtroppo, un abbraccio

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  5. condivido cio’ che hai scritto la cucina si fonde con gli avvenimenti che ci accadono attorno.. in questi giorni purtroppo sono stati tristi e pieni di paura… non oso immaginare lo spavento di sentir tremare tutto attorno…
    la tua sfoglia e’ un capolavoro e anche il ripieno. ciao

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  6. Io invece che abito a 10 km da san Felice sul panaro e Sant’Agostino ti posso garantire che è stato terribile.In più ieri ogni mezz’ora c’era una scossa.Ma l’importante è che possiamo essere qui a raccontarlo,poi proveremo a ricominciare.

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  7. Ciao Sara, si immagino che ieri sia stata una giornata terribile. La tua sfogliata è molto golosa e le tue foto come sempre perfette.
    complimenti. Ciao.
    Antonella di cioccomela.blogspot.it

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  8. Milano, 4 piano di un palazzo relativamente vecchiotto, mi sveglio alle 4e0 qualcosa nel buio del mio monolocale. Il mio cuore già batteva talmente forte che non lo riconoscevo e non capivo se il tremolio era piu forte fuori o dentro di me. Nessuno dei due si fermava, forse il tempo piu lungo che io abbia mai vissuto…parlarne fa bene, fa sentire vicini quando un evento esterno ci sorprende nella nostra vita quotidiana. Capisco che incanalare le energie nelle nostre passioni distrae dalle paure e parlarne le esorcizza. Nonostante lo scampato pericolo di Milano, così lontana dall’epicentro, anche io ho vissuto la domenica con l’orecchio teso agli avvenimenti e cucinando e leggendo per distrarmi dalla paura per coloro che come te sono più vicini all’epicentro. a presto :-)

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  9. Il “potere della cucina”… 3 parole e tanto significato, molto bello. Ed anche bella la ricetta naturalmente! Io sono scappata giusto in tempo, due giorni prima del terremoto ero ancora a Firenze (non che l’abbiano sentito cosi’ forte come te laggiu’, ma per alcuni c’e’ stata comunque paura).
    Un abbraccio,
    Giulia

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  10. Cavolo, è vero, tu stai a Bologna… pensa te che io ero dai miei a Fagagna (Friuli) e alle 4 mi sono svegliata anch’io… niente di che, solo una scossetta, ma l’abbiamo sentita anche in Friuli!
    Per fortuna poi che il terremoto è stato di notte, se era mezzogiorno tutto quello che è crollato in strada poteva cadere in testa ai cristiani… poteva andare molto peggio.

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  11. @ sabina: ho letto infatti che le scosse sono state avvertite un po’ in tutto il nord Italia, fino a Torino e In Friuli. E’ stata una brutta esperienza, ma per fortuna non è successo nulla qui dove sono io oltre allo spavento. Sono contenta che l’idea della mia sfogliata ti piaccia, buona giornata :)

    @ Marina: io ci vado spesso a mangiare la pizza ed ogni volta secondo me è un’esperienza. Mi viene da fare un po’ il paragone con la mitica pizzeria I Tigli di Simone Padoan, dove sono stata qualche mese fa e ci trovo alcuni tratti comuni :)

    @ Valentina: credo che sia il modo migliore per farlo!

    @ Rossana: è vero, incindere il bordo della sfoglia permette di ottenere bordi gonfi e sfogliate esteticamente più accattivanti :) Chissà se questa ti piacerà come quella alle zucchine che ho pubblicato l’anno scorso e che prepari così spesso! Un bacio

    @ Paola: ho alcuni amici a Torino che mi hanno riferito infatti che si è sentito fino a lì. Felice che la ricetta ti piaccia, un abbraccio.

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  12. @ aria: ho seguito la tua situazione su facebook, non ti nego che mi sono molto preoccupata sapendo che abiti così vicina all’epicentro. Spero che riuscirete a rientrare nelle vostre case presto, deve essere terribile, ancora più avendo dei figli. Ti abbraccio e ti sono vicina.

    @ ombretta: avevo già sentito altre scosse nella mia vita, ma così forte mai. La cosa impressionante è che sembrava non volesse finire mai. Grazie mille, a presto!

    @ i manicaretti di Annaré: ho letto il numero impressionante di scosse di assestamento, immagino che voi ve le siate sentite tutte. Hai ragione tu l’importante è poterlo raccontare, per ricominciare ci vorranno tanta forza e coraggio.

    @ tortino al cioccolato: è un rito che nessuno ha stabilito, ma che inevitabilmente ogni volta che c’è qualcosa che ci angoscia o ci spaventa si ripete. Il calore della famiglia non ci fa sentire soli e dona conforto :)

    @ Barbara: per fortuna sembra che sia tutto passato, penso solo a quella povera gente che ha perso tutto o ha ci ha perso la vita. E’ tremendo.

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  13. Aiuto! questi piatti mi fanno troppo gola..
    io sono per le ricette “contadine” con pochi ingredienti ma sostanziose!
    la scelta poi degli ingredienti è fondamentale..il tipo di pecorino o la pancetta. Per quanto riguarda l’olio ti suggerisco Laudemio!
    ciao

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  14. @ Antonella: lo è stata, però a noi p andata anche bene rispetto a quello che è successo a chi abita vicino all’epicentro. Grazie :)

    @ Stefania: non sai quanto mi sono ritrovata nella tua descrizione. Sono stati momenti angoscianti, ognuno cerca di reagire come può. Io come prima cosa ho cercato di parlare e confrontarmi con chi come me stava vivendo quegli attimi terribili. Il giorno dopo la paura era ancora tanta, però cucinare e stare con la mia famiglia mi ha molto aiutata :)

    @ Dario: solo se tu in cambio mi offri una fettina di uno dei magnifici dolci che offri sempre ai tuoi fortunatissimi colleghi. Un abbraccio

    @ Giulia: la cucina e il cibo hanno veramente molto potere, secondo me, mi capita spesso di rifugiarmi in questa mia passione per affrontare momenti non particolarmente sereni e di norma trovo grande sollievo, anche solo per qualche ora, ma almeno mi distendo e ritrovo il sorriso :)

    @ Dulcistella: si è sentito un po’ in tutto il nord Italia, non sai in quanti mi hanno scritto poco dopo la scossa delle 4.00 del mattino via twitter per sapere come stavo. Si erano tutti svegliati per lo stesso motivo, nonostante abitassero che centinaia di chilometri molto più lontano di me dall’epicentro. Non ci voglio pensare quello che sarebbe successo se fosse stato giorno, già il bilancio è grave così.

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  15. Sto seguendo l’andamento delle scosse attraverso i racconti di cari amici. Mi spiace molto: avendo vissuto in Umbria per molti anni, conosco bene quell’angoscia.
    Ti lascio un abbraccio e una tazza calda, che siano di conforto. E prendo nota dell’ottima ricetta :-)

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  16. Ricordo ancora il terremoto di qualche mese fa…davero una brutta sensazione, e non era così forte come questo. E pensare che alcuni miei amici che erano ancora svegli a quell’ora l’hanno percpito anche qui (Torino)…
    Speriamo che si plachi presto.
    Comunque, anche questa vota, la tua ricetta è splendida!

    Nadia – Alte Forchette –

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  17. M’imbatto solo ora nel tuo blog (lo so non sono una grande girovaga)e devo necessariamente lasciarti un commento per congratularmi con te; è stupendo, bele ricette, belle foto, grafica accattivante insomma tutto quello che deve avere un blog “di lusso”. E’ scontato, ti aggiungo nella mia blogroll. A presto

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  18. @ Dario: grande!

    @ Acilia: ti ringrazio per il tuo affetto cara Acilia, un abbraccio.

    @ Nadia: infatti molti amici che abitano lì mi hanno riferito di averlo sentito, qui è stato forte a sufficienza da spaventarci molto. Speriamo che il peggio sia passato, non mi sarei mai immaginata di trovarmi a parlare di terremoti in questo mio spazio :) Felice che la ricetta ti piaccia, un abbraccio.

    @ fina: benvenuta e grazie per quelle bellissime parole che hai scritto, mi riempiono il cuore di gioia e di soddisfazione. A presto allora, anzi a domani con un nuovo post ;)

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