Torta di tagliatelle

E così siamo giunti all’ultimo appuntamento con la Bosch Mum 5. Per l’occasione, visto anche il nome del blog, non potevo non prendere in considerazione l’utilizzo della frusta per impasti molli (brisée, frolle & co insomma), che io ho utilizzato per preparare una comune pasta frolla.

mumtorta

Continuo sempre con il filone delle ricette tradizionali bolognesi con un dolce molto scenografico, del quale vi vorrei parlare proprio oggi perché penso che possa fare un figurone se presentato durante uno dei pasti delle prossime festività. Mi riferisco quindi alla torta di tagliatelle, un dolce risalente agli inizi del 1800, tipico bolognese, anzi la tradizione vuole che sia originario di un paese che si chiama Molinella (se vi capita di andare da quelle parti infatti provate a dare un’occhiata nelle vetrine delle pasticcerie e ne vedrete degli splendidi esemplari ;), che infatti è l’unico comune ad averne registrato la ricetta con marchio De.Co. (ovvero Denominazione Comunale di Origine). Si tratta di una torta che richiede molto tempo, dalla preparazione un po’ lunga e articolata (ma niente affatto impossibile), e che per questo veniva (e viene realizzata tuttora) solo nelle grandi occasioni. Quale momento migliore quindi se non quello del Natale? Pensate infatti che mia nonna paterna Luisa la prepara ogni anno per il consueto pranzo natalizio, anche in grandi quantità visto che può essere anche congelata e in frigorifero si mantiene per ben 8 giorni.

In pratica questo dolce è composto da una base di pasta frolla sulla quale vengono disposti due strati, ciascuno formato da un primo livello di zucchero, mandorle e cedro candito (molto presente nella nostra pasticceria tradizionale) e da un secondo livello di tagliatelline all’uovo. Il tutto viene poi ricoperto da un’altra piccola parte di questo trito e poi cotto in forno. Noi in famiglia abbiamo l’abitudine di imbibire leggermente questa torta con un mix di liquore all’anice e alla mandorla amara (lo stesso che usiamo anche per bagnare le raviole ad esempio), che le conferisce un classico profumo che riconoscerei anche ad occhi chiusi. Se c’è qualche bolognese che mi legge mi fareste sapere per favore come preparate voi la famosa torta di tagliatelle? Adoro leggere i vostri racconti!

Una raccomandazione: non tentate di tritare mandorle e cedro in maniera meccanica perché otterreste un risultato mediocre. Lo so, ci vuole molto tempo a farlo a mano, ma credetemi ne vale assolutamente la pena ;)

Tagliatelline per la torta

Torta di tagliatelle

Ingredienti per uno stampo da 30 cm di diametro:
per la pasta frolla:
300 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
80 g di burro freddo di frigo
2 uova
2 cucchiai di lievito

per le tagliatelle:
2 uova
180-200 g di farina 00 a seconda di quanta ne prende l’impasto

per la copertura/farcitura:
200 g di mandorle intere
200 g di cedro candito
200 g di zucchero semolato
100 g di burro freddo di frigo

inoltre:
liquore all’anice
liquore alla mandorla amara

La sera prima preparate il trito che servirà a coprire e farcire la torta: tritate separatamente con il coltello dapprima le mandorle in modo che siano fini ma percettibili sotto i denti, poi il cedro candito (per aiutarvi potete prendere un cucchiaio di zucchero semolato dal totale e cospargerlo in modo che risulti meno appiccicoso) in dadini non troppo grandi. Mescolate il tutto all’interno di una ciotola insieme allo zucchero e tenete da parte (in questo modo il composto acquisterà maggiore profumo).

Il giorno seguente preparate la pasta all’uovo: su di una spianatoia formate la classica fontana con la farina, al centro sgusciatevi le uova e rompetele bene con una forchetta, prendendo a mano a mano un po’ di farina circostante. Quando il composto non sarà più liquido impastate energicamente fino ad ottenere una pasta omogenea, liscia ed elastica, che metterete all’interno di un sacchetto di plastica per alimenti ben chiuso. Fate riposare per almeno 1 ora a temperatura ambiente.

Nel frattempo preparate la pasta frolla: nella ciotola della Bosch Mum 5 mettete il burro freddo di frigo tagliato a cubetti insieme allo zucchero ed impastate a bassa velocità utilizzando la frusta per impasti morbidi. Unite le uova, una alla volta, sempre tenendo l’apparecchio in funzione ed unite la ultima la farina insieme al lievito. Lavorate fino a quando otterrete un impasto liscio. Formate la classica palla, avvolgetela nella pellicola per alimenti e ponete in frigorifero a raffreddare per almeno 30 minuti.

Nel frattempo con il mattarello stendete la sfoglia sottile e lasciatela sul tagliere fino a quando sarà diventata ruvida e ben asciutta, ma non secca (non deve rompersi). A questo punto arrotolate la sfoglia e tagliatela con la “coltellina” (coltello a punta quadrata, lungo 30-40 cm, largo 6 o 7 cm), facendo attenzione a non schiacciare il rotolo per evitare che la sfoglia si attacchi, in strisce sottilissime della larghezza di un millimetro. In questo modo otterrete tante rondelle, che avrete cura di aprire e stendere su una parte libera della spianatoia a mano a mano che le avrete tagliate, in modo da non farle attaccare. Fatele asciugare.

Stendete la pasta frolla su di una superficie infarinata in modo da ottenere un cerchio che dovrà avere un diametro più piccolo di quello della tortiera di circa 2 cm. Disponetelo all’interno di uno stampo circolare da 30 cm di diametro (non deve mi raccomando essere a cerchio apribile) opportunamente imburrato e disponetevi tutto intorno una piccola parte di tagliatelle in modo da coprire i 2 cm che avevate lasciato (questo servirà a fare in modo che le tagliatelle decorino tutto il bordo del dolce, non lasciando scoperta quindi la base). Mettete da parte un piccolo quantitativo di composto alle mandorle e cedro (vi servirà per la decorazione), quindi disponete sulla pasta frolla circa una metà del trito restante. Coprite con circa metà delle tagliatelline e bagnate con un mix di liquore all’anice e mandorla amara (mescolateli prima insieme in una ciotola in modo da amalgamarli). Fate il secondo strato: aggiungete la metà rimanente di ripieno alle mandorle e cedro e coprite con altre tagliatelle. Bagnate nuovamente con il mix di liquore e coprite con la piccola parte di trito che avevate conservato per decorazione. Irrorate con altro liquore e cospargete la superficie con i 100 g di burro freddo a fettine.

Fate cuocere la torta nel forno già caldo a 160° per circa 1 ora, controllando la cottura più volte e facendo attenzione che le tagliatelline non diventino troppo scure (se notate che prendono troppo colore copritele con un foglio di alluminio). Sfornate e fate raffreddare completamente. Prima di tagliare il dolce bagnate con altro mix di liquore a piacere e spolverizzate con abbondante zucchero a velo.

Note:
– questo dolce, una volta freddo, si conserva in frigorifero per circa una settimana. In alternativa potete anche congelarlo, avendo cura di farlo scongelare la notte prima per il giorno seguente;

– questa torta è migliore dopo due giorni che è stata cotta, in quanto con il riposo i sapori avranno il giusto tempo per incontrarsi;

– il mio dolce è venuto un po’ troppo alto (ho usato infatti una teglia da 26 cm di diametro), ma voi utilizzate pure uno stampo da 30 cm come indicato nella ricetta.



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27 commenti su “Torta di tagliatelle”

  1. la torta preferita da mio marito! ma quest’ anno ho fatto i tuoi buonissimi ravioli dolci!!!!!! hanno sempre un grandissimo successo… ne ho fatti talmente tanti(li ho regalati alle amiche)….BUON NATALE e grazie per tutte queste bellissime.. e buonissime ricette!

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  2. tantissimi auguroni di buone feste anche a te! conosco la torta perchè l’ho mangiata proprio a bologna e non l’ho mai fatta, come sempre farò tesoro delle tue ricette tipiche che sono importantissime!
    un abbraccio
    gaia

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  3. oh, se tu dici che è buona giuro che ti credo, ma a me non ha mai ispirato per nulla! Non so, ha l’aria forse un po’ secca… ma vabbè, non offenderti e buon Natale :-) grazie di tutto, sei sempre molto carina. Auguri

    Teresa

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  4. io sono di Ferrara, nella mia famiglia la facciamo molto simile, però mettiamo il cacao in polvere e non il cedro! inoltre come liquore usiamo solo la mandorla amara, ricordo che la nonna preparava la torta giorni prima di Natale e poi ogni tanto la tirava fuori per darle una bella annaffiata!! Infatti il giorno fatidico si presentava bella scura per il cacao e per niente secca, anzi, altamente alcolica! Proverò a farla anche “alla bolognese”!
    Tanti auguri di buon Natale!

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  5. Non riuscerò mai a raggiungere la perfezione delle tue fantastiche tagliatelline!!!
    Spero tanto che la sezione “ricette della tradizione bolognese” si arricchisca sempre di nuovi tesori!
    Le fragranze di cedro&mandorla sono familiari anche a me, mi cimenterò in questa impresa…
    Con le tue ricette regalerai un Natale speciale a tanti, spero lo sia amche per Te!
    Un caro abbraccio ;D

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  6. In questo periodo ho rifgatto diverse ricette tradizionali: lasagne verdi, zuppa inglese ed ora farò la torta di tagliatelle!!!! Tanti auguri carissima, passa un sereno Natale insieme ai tuoi cari, ti mando un abbraccio fortissimo!

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  7. Ciao Sara, scopro oggi il tuo blog e ne rimango fortemente affascinata.
    Le ricette così ricercate e appassionate e le foto di una sensibilità pazzesca mi hanno lasciata entusiasta.
    Complimenti davvero!
    Se ti va di passare sul mio-nostro blog
    http://www.paroleripiene.com
    e consigliarci da esperta qualche accorgimento ne sarei davvero felice.
    Un abbraccio, Alice.

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  8. Ciao, e’ il mio primo commento in questo blog, volevo solamente farti i complimenti perche’ le tue foto ed i tuoi post sono qualitativamente di gran lunga superiori a qualsiasi altro blog sul food che io abbia mai letto ;-)

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  9. Tanti grandi auguri a lei e tutte le sue amiche.
    Speciali (gli auguri) per la famiglia, confezionati in carta rossa lucida.

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  10. La mia mamma la faceva, ma da quando non c’è più…era il suo cavallo di battaglia, a Natale ne faceva tante,era il suo pensiero per i suoi cari…quanta nostalgia!
    La bagnava con il sassolino e non ci metteva il cedro candito.Ne faceva una versione al cacao fenomenale.Un bacio e auguri. Dani ed Egidio

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  11. seppur tradizionale, io non l’ho mai vista, fatta e/o mangiata! E mi sembra una di quelle cose confortanti e goduriose che non dovrebbero mai mancare sulla tavola delle feste. Magistrale!

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  12. @ ladyb: grazie!

    @ mary: buone feste anche a te!

    @ Roberta: ma dai davvero? Le raviole fanno sempre la loro figura non c’è che dire e poi si prestano sempre bene ad essere regalate! Auguri di buone feste e grazie :)

    @ Gaia: sai che ero curiosa di sapere se tu la conoscessi? Sapendo che vieni spesso a Bologna immaginavo che ti fosse capitato di assaggiarla :) Ti auguro buone feste cara Gaia, un abbraccio.

    @ manuela e silvia: grazie :)

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  13. @ Dulcistella: come sempre è una questione di gusti e non è detto che ciò che piace a me debba piacere per forza agli altri ;) Ma viva dio ognuno è liberissimo di dire ciò che pensa! Buone feste

    @ breakfast at lizzy’s: grazie a te, racconto sempre con grande piacere delle tradizioni della mia terra :)

    @ marcy: ma infatti so che ci sono moltissime varianti, c’è chi infatti chi aggiunge il cioccolato, chi anche gli amaretti. Sai che mi ispira però nella tua versione? Facciamo uno scambio culturale Ferrara – Bologna ed invertiamoci le ricette allora ;) Buone feste!

    @ Rossana: mah Rossana, io invece penso che tu possa anche fare meglio di me! La rubrica delle ricette bolognesi si arricchirà vedrai, per il 2012 ho in mente di pubblicare ricette tipiche della mia terra con maggiore frequenza ;) Grazie di tutto e fammi sapere quella cosa eh! ;) Un abbraccio stretto.

    @ Dario: le ho viste le tue lasagne infatti! Buone feste anche a te carissimo, ti abbraccio.

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  14. @ Alice: benvenuta e grazie per i complimenti!

    @ Chris: ciao Chris, piacere di conoscerti :) Quello che scrivi è davvero molto bello, non so se me lo merito, ma ti ringrazio di cuore.

    @ Germana: brava!

    @ Là: carissima tanti auguri di buone feste anche a te :)

    @ mauro visentini: grazie chef, tanti cari auguri di buone feste anche a lei ed alla sua famiglia :)

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  15. @ Federica: grazie :)

    @ Daniela: posso immaginare! Anche per me spesso le ricette tipiche di famiglia sono spesso legate a dei ricordi :) In molti mi hanno parlato di questa versione al cacao (io poi sapevo cioccolato fondente addirittura pensa te), la devo provare perché, golosa come sono, mi ispira assai :) Tanti auguri anche a voi, un bacione.

    @ Your Noise: grazie Agnese, tanti auguri di buone feste anche a te!

    @ Valeria: sì è un dolce antico che qui a casa mia a Natale non manca mai :)

    @ Stefania: grazie, altrettanto a te :)

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