L’avevo detto che mi sarei dedicata all’arancio, no? Naturalmente non mi riferivo agli agrumi, bensì alla zucca, ortaggio che inizia a comparire sui banchi dei negozi di ortofrutta proprio in questa stagione e che io, in tutta sincerità, non vedevo l’ora di poter utilizzare. Eccoci giunti, tra le varie cose, anche alterzo appuntamento con le ricette elaborate per il gruppo di lavoro sulla pasta Selezioni Monograno Felicetti e, dopo i sedani al pesto di fagiolini con mandorle croccanti e il budino di spaghetti al ragù di mirtilli al basilico, oggi vi mostro la mia terza proposta: la pasta fritta e le sue innumerevoli applicazioni.
Un esperimento nel quale si era già cimentato anche Stefano in questo post e che ho deciso diapprofondire utilizzando un metodo leggermente diverso. In pratica ho fatto cuocere nella maniera classica (acqua bollente leggermente salata) i conchiglioni Grano Duro Matt per 6-7 minuti, li ho scolati ancora crudi e li ho fatti ben asciugare. Successivamente li ho passati nella paprica dolce e poi fritti in olio di girasole per un paio di minuti fino a doratura.
Ecco cosa ho ottenuto: la pasta è diventata molto croccante, come delle patatine per capirci (ma un po’ meno friabili, visto il diverso spessore), trasformandosi in un originale finger food da sgranocchiare anche all’aperitivo, perché no, o per arricchire il cesto del pane. Ma non solo, trovo infatti che sia un’idea diversa per completare creme e vellutate al posto dei classici crostini di pane dorati o della solita verdura fritta.
Ed è proprio su quest’ultima ipotesi che mi sono soffermata, preparando una semplicissima vellutata di zucca, che ho accompagnato con un paio di conchiglioni fritti e ripieni di una golosa perla di gorgonzola, formaggio che trovo si sposi sempre bene con la zucca.
Ma veniamo alle mie considerazioni: a parte il divertimento personale della sottoscritta nell’eseguire questo esperimento, devo dire che la pasta preparata in questo modo è davvero piacevole. Ancor più se gustata ripiena di una crema che sarà da declinare in base all’utilizzo che ne dovete fare. Questi conchiglioni fritti e ripieni inoltre, sono ottimi anche da soli, senza crema di zucca intendo (vedi seconda foto), diventando in questo modo il classico cibo da mangiare in punta di dita. Uno tira l’altro. L’abbinamento alla crema di zucca e patate però, resta la soluzione che preferisco, perché trovo che il contrasto di consistenze e l’equilibrio dei sapori siano molto gradevoli.
Un paio di piccole annotazioni/precisazioni (e poi la finisco): per quanto riguarda la presentazione utilizzate un piatto fondo e fate uno strato non troppo profondo di crema, pena lo sprofondare del conchiglione (non scegliete insomma una ciotolina come la mia); secondo: la pasta fritta deve essere posizionata sulla vellutata solo poco prima di portarla in tavola, altrimenti con il calore si scuocerà, vanificando ogni tentativo di renderla croccante.
E voi cosa ne pensate?
Ricetta della vellutata di zucca e patate
Ingredienti della vellutata di zucca e patate
Per 4 persone:
per la crema di patate e zucca:
- 4 patate piccole (o 2 medie)
- 400 g di polpa di zucca al netto degli scarti
- 1 cipolla gialla media
- 2 foglie di salvia
- 2 l (circa) di brodo vegetale caldo
- olio extravergine di oliva
- sale, pepe
per i conchiglioni fritti:
- 8-12 conchiglioni Selezioni Monograno Felicetti Grano Duro Matt q.b.
- 400 ml di olio di girasole
- paprica a piacere (io ne ho messa una punta di cucchiaino)
per il ripieno:
- 80 g circa di gorgonzola dolce
- 50 g circa di formaggio fresco (tipo robiola)
Come fare la vellutata di zucca e patate:
Per i conchiglioni fritti: lessate la pasta in una capiente casseruola colma di acqua bollente salata per circa 6-7 minuti. Scolatela con un mestolo forato e fatela asciugare molto bene, anche nella parte interna, in un piatto coperto con della carta assorbente (questo per evitare che durante la frittura l’olio schizzi a contatto con delle goccioline di acqua). Quando i conchiglioni saranno asciutti, trasferiteli in un piatto fondo e rotolateli nella paprica dolce in polvere, mescolando con un cucchiaio in modo da condirla in maniera uniforme. In una seconda casseruola fate scaldare l’olio e portatelo ad una temperatura di 180° (misurata con l’apposito termometro). Versate i conchiglioni e friggeteli per circa 2 minuti o comunque fino a quando saranno dorati. Prelevateli con un mestolo forato e fateli asciugare su della carta assorbente. Una volta freddi conservateli in una scatola di latta, nella quale si mantengono per circa una settimana.
Preparate il ripieno: mettete il gorgonzola nel vaso del mixer insieme alla robiola e riducete il tutto ad una crema omogenea, se necessario aiutandovi anche con un cucchiaio. Coprite con un foglio dipellicola per alimenti e mettete in frigorifero per l’intera durata della preparazione della ricetta.
Per la vellutata: mondate e tritate finemente la cipolla, quindi fatela imbiondire in una casseruola capiente insieme all’olio extravergine di oliva. Sbucciate le patate, tagliatele a fettine sottili ed unitele alla cipolla facendo rosolare per circa 3 minuti. Nel frattempo private la zucca della scorza, eliminate i semi, e riducetela a cubetti che metterete all’interno della casseruola insieme alle foglie di salvia lavate ed asciugate. Fate rosolare brevemente e coprite con del brodo vegetale caldo (consiglio di utilizzarne magari 2/3 e di conservare la parte restante per la fine nel caso in cui la crema fosse troppo densa).
Abbassate la fiamma e fate cuocere fino a quando zucca e patate saranno diventati sufficientemente teneri da essere frullati. A questo punto eliminate le foglie di salvia e frullate il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema, eventualmente aggiustandone la consistenza con un po’ dibrodo vegetale caldo che avrete tenuto da parte. Regolate di sale e di pepe e versate nei piatti da portata.
Subito prima di servire la vellutata, passate la crema di formaggio in un sac à poche con bocchetta a piacere (la mia era a stella) e formate una perla all’interno dell’incavo di ciascun conchiglione. Posizionate 2-3 conchiglioni fritti per piatto sopra ad uno strato non troppo profondo di vellutata (vedi premessa), quindi decorate con una macinata di pepe e un filo di olio extravergine di oliva a crudo.
Ricetta da vero chef compliments!
dovresti pensare ad un libro o lo hai già fatto??
wow! l’idea della pasta fritta è magnifica.. sicuramente la proverò!
un abbraccio
arrivo…. pant pant… sbuff sbuff… corro e arrivo!
:) sara sei un mito!
ma già lo sapevo :)
grande piatto, eccellente presentazione, sei davvero bravissima!
baciotto e grazie di tutto
Questo è tale alimento grande conforto!
@ Mirtilla: grazie :)
@ Mau: eheheh potrebbe essere un’idea! :D Naturalmente scherzo, buona settimana!
@ k@tia: no tranquilla, quando ho un po’ più di tempo provo di vedere come si può fare, è un piccolo servizio in più che piacerebbe dare anche a me :)
@ manu e silvia: grazie ragazze, baci :)
@ parentesiculinaria: no tranquilla, non mi hai messo in difficoltà, anzi se devo scegliere preferisco sempre e comunque la via della discussione diretta, piuttosto che il silenzio, che magari può anche portare qualche fraintendimento. Mi fa piacere che tu abbia capito come sono fatta, non vorrei mai che passasse l’idea di una Sara che non corrisponde alla realtà :)
Grazie mille per il chiarimento e buona giornata. Un abbraccione :)
@ Benedetta: grazie a te, sono felice che l’idea della pasta fritta sia stata accolta con questa approvazione :)
@ Alice: grazie :)
@ Symposion: beh quello sarebbe un piccolo sogno nel cassetto, ma la vedo ancora dura… :)
@ Giulia: bene, poi se ti va mi farai sapere!
@ babs: no beh per così poco cara Babs! Grazie mille a te per tutto, ti abbraccio!
@ Chef Chuck: ti ringrazio!
adoro la zucca! ieri sera ho fatto la vellutata….da leccarsi i baffi. grazie!
@ Laura: bene, sono contenta! Grazie a te :)