Se chiudo gli occhi e penso a questi anellini dorati qui sopra la prima cosa che mi viene in mente è quell’inconfondibile profumo di zucchero a velo e anice che li caratterizza. La seconda, invece, sono i matrimoni.
A Bologna, gli zuccherini sono infatti degli antichi dolcetti che si preparano proprio per questa occasione e vengono distribuiti, spesso all’interno di svolazzanti fazzolettini all’uncinetto o di tulle, come bomboniere da regalare agli invitati. Sono dei biscotti di pasta frolla appena lievitata che, dopo il necessario periodo di riposo, viene stesa a strisce non troppo spesse e poi arrotolata a ciambellina attorno al dito indice. Se la loro dimensione è variabile a seconda della zona o della ricetta di famiglia, la forma invece tipica è quella ad anello, per ricordare la fede nuziale.
Sono i classici biscotti che una volta portati in tavola spariscono alla velocità della luce (da gustare senza che si debba necessariamente celebrare un matrimonio, possiamo accontentarci anche di un tè, per dire). Perpararli non è difficile: a mano a mano che si procede si prende sempre più confidenza e si prosegue in maniera più spedita. Il mio consiglio è quello di riportare innanzitutto la pasta frolla a temperatura ambiente prima di cominciare, condizione essenziale per formare dei cordoncini di impasto integri che non si spezzeranno durante la formatura, e di tenere quella che non si utilizza coperta con pellicola alimentare.
La pasta inoltre va stesa con il mattarello su un foglio di carta forno e senza mai aggiungere farina. Un altro accorgimento valido, infine, è quello di realizzare una piccola teglia di prova con al massimo 10-15 zuccherini allineati per regolarvi non solo con il tempo di cottura, ma anche per verificarne lo spessore (non deve essere troppo alto) e la dimensione (al massimo 2 cm di diametro).
Ovviamente dosi, tempi e consigli fanno riferimento alla ricetta della mia famiglia che trascrivo qui di seguito.

Zuccherini bolognesi
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 150 g di burro freddo
- 300 g di zucchero semolato
- 3 tuorli
- 2 albumi
- 16 g di lievito in polvere per dolci
per la finitura:
- liquore all'anice
- zucchero a velo
Come fare gli zuccherini bolognesi:
- Per la pasta frolla: nella ciotola della planetaria lavorate la farina e il lievito setacciati con lo zucchero, i tuorli, gli albumi e il burro a cubetti utilizzando la frusta K fino a ottenere un impasto omogeneo. Rilavoratelo brevemente a mano, formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola alimentare. Ponete a riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Se non possedete la planetaria potete impastare a mano, oppure nel mixer.
- Trascorso questo tempo prelevate una fettina di pasta, lasciando quella restante coperta con pellicola alimentare, e rilavoratela brevemente a mano il tanto che basta a riportarla in temperatura. Stendetela in una sfoglia di 3-4 mm di spessore su un foglio di carta forno e senza mai aggiungere altra farina. Con una rotella dentellata tagliate la sfoglia a strisce di 4 mm e lunghe circa 4-5 cm. Unite i capi di ciascuna striscia formando degli anelli della misura di 2 cm di diametro.
- Disponeteli a mano a mano su più teglie (con queste dosi ne verranno 5 grandi) foderate di carta forno distanziandoli opportunamente. Cuoceteli nel forno già caldo a 180° per 10-11 minuti. Non dovranno dorare troppo, altrimenti perderanno la loro inconfondibile consistenza. L'ideale è quando sono appena dorati, ma ancora morbidi.
- Fateli raffreddare per 5 minuti in teglia, poi raccoglieteli all'interno di un panno pulito, spruzzateli con il liquore all'anice e spolverizzateli con dello zucchero a velo. Rigirateli più volte con le mani per distribuire questi due ingredienti in maniera omogenea. Fateli raffreddare completamente prima di servire.
Bella ricetta, complimenti Sara!
Interessanti questi zuccherini…chissa’ se i miei parenti bolognesi li conoscono;-)
@Stefano: grazie!
@Elena: è una ricetta antica, può essere che li conoscano! Sono molto famosi anche gli zuccherini montanari, più grandi e spessi :)